Incendio doloso distrugge l’apicoltura di un’azienda di Formia: “Aurunci terra di nessuno”

Un bosco di 4mila piante di eucalipto andato completamente distrutto dalle fiamme nei pressi della sorgente di San Marco a Tufo. La mano dell’uomo ha originato le fiamme che hanno distrutto circa 6 ettari di vegetazione e l’attività di apicoltura di Giuliano Guglielmo, decimando la popolazione di api presenti. Ma non è la prima volta ci dice lo stesso imprenditore agricolo. “Ogni anno c’è un incendio ai miei alveari, per questo motivo quest’anno ho realizzato una linea tagliafuoco per evitare brutte sorprese, ma purtroppo è servito solo in parte. Le fiamme si sono propagate velocemente e abbiamo dovuto spegnerle armati di pale per evitare che si avviassero come stava accadendo in un campo contiguo.

Appurato che un incendio così vasto può essere solo di matrice dolosa, resta da capire il perchè. Qualche cacciatore a cui l’apicoltura danneggia la crescita autoctona della vegetazione dove predare i volatili. O forse qualche pastore. Più banalmente il fastidio che le api suscitano in più di qualcuno. Eppure i prodotti dell’azienda Florapi – che ha la sua sede operativa nel borgo di Maranola a Formia -, come il miele e il propoli, sono molto apprezzati.


Sta di fatto che Giuliano Guglielmo presenterà una denuncia contro ignoti per quanto accaduto, ma resta molto sfiduciato. “Qui sopra – dichiara – ci sentiamo abbandonati. Proprio qualche giorno fa sono stato costretto a ripulire un’area dove era stato abbandonato di tutto, rifiuti di ogni genere e anche eternit. Le stesse istituzioni si rivelano impreparate sotto il profilo ambientale quando per esempio sono costretto a difendere le mie api dai veleni delle disinfestazioni”. E ovviamente gli incendi che divampano a grappoli durante l’incendio, ogni volta per un motivo diverso, come se ognuno facesse un pò come gli pare. Tanto è vero che anche nella serata di ieri non è stato possibile l’intervento dei vigili del fuoco già impegnati su diversi fronti nel comprensorio.