Truffa all’Ue con l’ortofrutta dei poveri, scarcerato anche l’imprenditore del Mof

Alfonso Cioffi, l’imprenditore del Mof arrestato a febbraio nell’ambito dell’inchiesta sulla truffa milionaria all’Unione Europea con la cosiddetta “ortofrutta dei poveri”, è stato scarcerato. Nella giornata di mercoledì, in accoglimento di un’istanza recentemente presentata dal legale di fiducia, l’avvocato Enzo Biasillo, la notifica della sostituzione della custodia cautelare in carcere con i domiciliari.

Cioffi, 51enne d’origine salentina residente a Fondi, era stato inizialmente associato alla casa circondariale di Latina, salvo poi trascorrere le ultime settimane in quella di Lodi, dove era stato momentaneamente trasferito per un interrogatorio poi mai effettuato. Nei giorni scorsi, era stato scarcerato e posto ai domiciliari nella sua abitazione di Itri anche Giampaolo D’Angelis, 44enne nativo di Formia da febbraio ristretto a Cassino. Poco prima, era invece tornato a piede libero, con il solo obbligo di firma, il figlio di Alfonso Cioffi, il 25enne Domenico, che al termine del blitz di febbraio era stato raggiunto dalla misura degli arresti domiciliari.


Per tutti e tre, allo stesso modo dei principali indagati, sparsi in mezz’Italia, il giudice per le indagini preliminari di Lodi aveva emesso il decreto di giudizio immediato, mentre il quarto pontino finito nell’inchiesta, il 37enne di Fondi A.P., l’unico dei quattro coinvolti della provincia a non essere stato destinatario di misure cautelari, è invece avviato al rito ordinario.