Comitato Spontaneo di lotta contro Acqualatina: “Si arricchisce con l’aiuto della politica”

Ad un distratto osservatore sembrerà tutte rose e fiori la descrizione dello stato economico di Acqualatina fatta dall’ex-dirigente della regione Lazio Raimondo Besson, ora amministratore delegato della società che gestisce il servizio idrico nell’ATO4. Addirittura hanno stappato lo champagne per festeggiare un utile dichiarato alla stampa pari a 9 milioni di euro (anno 2015). Peccato per lui che chi vive calato nella realtà sa bene questi risparmi come sono stati prodotti: prima di tutto con l’aumento esponenziale delle bollette. Senza trascurare poi l’aiutino che i comuni hanno portato ad Acqualatina pagandole la realizzazione di alcune opere al costo di svariati milioni di euro, vedi il caso del nostro comune (alla faccia della lotta senza quartiere ad Acqualatina)”.

Lo afferma in una nota il Comitato Spontaneo di lotta contro Acqualatina di Formia, riferendosi alla recente approvazione del bilancio da parte dell’Ente che gestisce il servizio idrico in provincia.


“Siccome però i soldi non bastavano si sono fatti autorizzare da alcuni comuni a contrarre un mutuo da 115 milioni con la DEPFA Bank, finita poi nell’occhio del ciclone per aver rischiato il fallimento. E’ dovuta intervenire un’altra banca per salvarla. Non sappiamo però questi soldi come sono stati utilizzati, perché la motivazione che erano necessari per poter partire con nuovi investimenti.

Investimenti tra l’altro che nella nostra città languono, si procede per rammendi.

Un'immagine della perdita idrica a Castellone a Formia
Un’immagine della perdita idrica a Castellone a Formia

Lo conferma infatti la mancanza di interventi per la riqualificazione della rete idrica, ormai un vero e proprio colabrodo, tant’è che la percentuale di acqua che non arriva nei nostri rubinetti a causa delle infinite perdite è elevatissima, indegna di un paese che si considera civile come il nostro. E’ infatti da circa venti giorni che i residenti del popoloso, nonché storico, quartiere di Castellone, ne hanno segnalato una nella zona delle scalette che collegano via Mamurra a via Capo Castello. Ovviamente nessuno di Acqualatina si è degnato di intervenire ed infatti l’acqua continua ad uscire copiosa, continuando così ad allagare le scalette, con il rischio grave che qualcuno possa fare una pericolosa caduta. E’ la conferma di quanto poco importi di noi al gestore, siamo solo limoni da spremere fino all’ultima goccia. 

Eppure le trasfusioni di soldi che la politica ha garantito al gestore del servizio idrico avrebbero dovuto significare un aumento della qualità del servizio, ma evidentemente saranno finiti ad alimentare la macchina clientelare messa in piedi dai nostri politici.

E non è finita qui.

Infatti nei prossimi anni Acqualatina potrà recuperare oltre 43 milioni di euro, grazie all’AEEGSI, autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico, organismo pubblico che disciplina la materia. L’importo è risultante dalla differenza tra le tariffe applicate e quelle che dovevano essere applicateNel nostro caso, con Deliberazione n.3 del 11/11/2011 e Deliberazione n.11 del 07/08/2014 dell’Ente d’Ambito AT04 Lazio Meridionale Latina, è stato stabilito che l’addebito agli utenti fosse scaglionato in otto anni, secondo il seguente schema: 2014 (1 milioni euro), 2015 (7 milioni euro), 2016 (7 milioni euro ), 2017 (12 milioni euro), 2018 (10 milioni euro), 2019 (2 milioni euro), 2020 (2 milioni euro), 2021 (2 milioni euro). Le tre voci (Comp. Partite pregresse acqua, fognatura, depurazione) e i relativi addebiti le state trovando già in bolletta.

In bolletta gli aumenti pesano per il 30% del valore dell’intero importo della stessa. Ad esempio per una bolletta da 100 euro valgono circa 33 euro.

Da parte nostra confermiamo che l’unica risponda da dare ad Acqualatina e ai suoi sponsor politici è il boicottaggio dell’intera bolletta”.