Rapina a Supino, scarcerato l’uomo di Fondi. I quattro di Formia in attesa del Riesame

Uno dei rapinatori mentre chiude i dipendenti in bagno

Uno dei presunti componenti della banda di pontini accusata della rapina con sequestro di persona all’Energas di Supino, avvenuta lo scorso gennaio, portando a metà aprile a cinque arresti, è stato scarcerato.

Finora detenuto presso la casa circondariale di Frosinone, il 33enne fondano Pietro Gaudino, che secondo le indagini condotte dai carabinieri avrebbe avuto un ruolo marginale, essendo ritenuto uno dei due autisti del gruppo, è stato posto ai domiciliari. Sostituzione della precedente misura cautelare disposta mercoledì dal gip del Tribunale di Frosinone Pierandrea Valchera, in accoglimento dell’apposita istanza presentata dell’avvocato Danilo Ciccarelli.


Nel frattempo gli altri quattro arrestati, tutti residenti a Formia, rimangono in carcere in attesa della pronuncia del Riesame – per Gaudino, prima della decisione del giudice per le indagini preliminari, era giunto un “niet” – sui ricorsi presentati dai rispettivi difensori. Si tratta del 49enne Ciro Manco, presunto basista e dipendente della ditta finita nel mirino, difeso dall’avvocato Michelangelo Fiorentino, del 35enne Emanuele Mango e della 39enne sorella Veronica, difesi dall’avvocato Vincenzo Macari e considerati l’uno esecutore materiale l’altra autista, e del 23enne Silverio Di Giorgio, assistito da Pasquale Cardillo Cupo e ritenuto, allo stesso modo di Emanuele Manco, uno dei due rapinatori in azione all’Energas. Banditi che, armati di pistola, chiusero nel bagno alcuni dipendenti, tra cui lo stesso Manco, trafugando dalla cassaforte circa 90mila euro tra contanti e assegni, bottino mai rinvenuto.