Fondi, disabile e disoccupato: l’appello di Maurizio

Il Comune di Fondi

Datemi un lavoro adeguato alle mie condizioni di salute, io e la mia famiglia non riusciamo più ad andare avanti. Questo non è vivere”. Un disperato appello che arriva da Fondi, dalla bocca di Maurizio P., 47enne del posto affetto da distrofia muscolare, con a carico una figlia minorenne e una moglie disoccupata da circa 12 anni. Da tempo senza lavoro è rimasto anche lui, proprio per via della patologia degenerativa che lo affligge: “Dall’età di 13 anni ho fatto il muratore. Attività che ho svolto fino a quando ho potuto, fino a quando il fisico ha retto”, ha detto con estrema dignità. Poi, un lungo buio.

E a poco, a conti fatti, hanno potuto i pur minimi appigli riservatigli. Come l’assegno mensile d’invalidità riconosciuto al 47enne dal 2010, inferiore ai 300 euro, le periodiche visite alla Caritas della Piana per assicurarsi qualche scorta di prodotti alimentari da mettere sulla tavola, o gli occasionali contributi del Comune per il pagamento delle utenze, l’ultimo proprio di recente. Ad alleviare la situazione di difficoltà di Maurizio, è servita a ben poco anche la borsa lavoro semestrale assegnatagli dal comparto Servizi sociali dell’amministrazione comunale, destinata per attività risocializzanti e di pubblica utilità a circa 30 soggetti in condizioni di disagio socio-economico, che a partire dallo scorso settembre si sono avvicendati in particolare alla custodia e alla manutenzione di parchi e aree verdi, alla piccola manutenzione di strutture sportive, del mercato coperto di via Gioberti e dell’area mercatale di via Mola Santa Maria. Un impiego da 5 giorni la settimana per 4 ore al giorno, che per Maurizio è terminato lo scorso febbraio: nelle logiche della turnazione, spazio a altre persone in cerca di un sostentamento. Sostentamento che, seppur minimo (poco meno di 500 euro al mese), insieme al resto in quei sei mesi di borsa lavoro aveva comunque tolto il 47enne disabile e la famiglia dalle “sabbie mobili”.


carabinieri-gazzella-31Tutto finito. Catapultando daccapo l’ex muratore disabile nell’incubo delle ristrettezze economiche. E portando a una situazione in bilico, in cui negli ultimi tempi hanno trovato sempre più spazio preoccupazione e tensione: venerdì scorso, Maurizio P. è uscito dal Municipio in barella. Per l’ennesima volta si era recato a Palazzo per provare a spingere per un impiego adatto a una persona nel suo stato, deciso a non volersene andare neanche al momento della chiusura degli uffici, intorno all’ora di pranzo. Tanto che a un certo punto, dagli uffici del settore Servizi sociali, hanno ritenuto opportuno far convergere sul posto i carabinieri. Fino – questione di poco – a un improvviso malore per il forte stress del disoccupato, soccorso da un’ambulanza del 118. “Potessi fare un lavoro normale, lo farei. Capisco che ci siano tante persone in difficoltà, ma io a differenza di altri ho anche questa malattia. Possibile che non ci sia qualche posto per chi si trova come me?”.