Aggiornamento ore 22.30 – 13 maggio 2016 – “Da questa mattina allertati Comune di Formia, Capitaneria di Gaeta, decine di foto fatte alle acque prospicienti la spiaggia di Vindicio, acque sporche perché stanno lavando le gabbie degli allevamenti di pesci a largo. Quelle stesse gabbie bandite dalla delibera del febbraio 2010 che istituiva l’Area Sensibile del Golfo di Gaeta, quella delibera su cui hanno giocato vecchi e nuovi amministratori (qui il report realizzato nel novembre 2015 sull’altra riviera di Formia, quella di Levante ndr).
Signori è arrivato il momento di assumersi delle responsabilità, di delocalizzare gli allevamenti, di impedire che se ne facciano degli altri (e non solo nell’area sensibile, ma nell’intero golfo) e di difendere da amministratori e cittadini questo territorio”.
Lo ha scritto in un post pubblico, corredato di foto, comparso questa mattina su facebook la portavoce dell’Assemblea popolare del Golfo Paola Villa che poi ha aggiunto: “Specifichiamo che la normativa europea prevede che durante le fasi di lavaggio degli allevamenti sia vietata la balneazione e venga messo a disposizione un depuratore mobile, come quello attraccato a Gaeta. Poi tutte le operazioni vanno concordate tra enti e divulgate alla popolazione“.
(N.B. a fine pagina la richiesta di precisazione dell’avvocato Marco De Rossi dello studio legale Ghisalberti & De Rossi per conto della P2G (Piscicoltura del Golfo di Gaeta Soc. Coop. Agricola)
Un post che oltre la reazione di comuni cittadini, la stagione balneare è cominciata il primo maggio, ha fatto intervenire anche i titolari di alcune attività sul lungomare di ponente: “Al di là di tutte le considerazioni, ma è normale che noi operatori balneari dobbiamo pagare l’ira di Dio tra canoni e immondizia e non possiamo lavorare? E ci prendiamo gli insulti delle persone per cose che non solo non abbiamo cagionato noi ma contro le quali non possiamo fare nulla????? Ma qualcuno ci vuole aiutare pure a noi che sono anni che urliamo che in questo Golfo non ci può stare tutto questo???? La politica non ci ha mai aiutati. Mai. Ecco a cosa siamo arrivati. Ma come mai la Capitaneria che a noi ci controlla la distanza tra due ombrelloni con il metro non vede che sono due giorni che stanno lavando le gabbie?? Ma cosa è e cosa non è più importante?? Io non lo so più”.
Pronta la risposta di un operatore balneare anche a chi ha suggerito di chiamare la Capitaneria di Porto: “Sono due giorni che chiamiamo. Ma questi continuano… si vede che qualcosa qua non va”.
A cui poi si è aggiunto il commento di Gianfilippo Di Russo, di recente nominato presidente provinciale CNA Balneatori, che così ha replicato a chi ha provato a polemizzare (“E non contro la Capitaneria di Porto”, ci ha inteso specificare successivamente contattandoci ndr): “I lidi non aspettano di certo che succedano queste cose per correre in comune, ci stiamo muovendo già da ieri! Quindi non diciamo ovvietà”.
E a chi ha provato a ribattere, ancora un operatore balneare ha offerto una risposta ancora più netta, ma di impotenza: “Noi gestori abbiamo denunciato anni fa ma il Tar ci ha dato torto. Smettetela di pensare che noi possiamo fare qualcosa!! Chi può fare qualcosa è soltanto la politica lo capite??? Gli interessi economici li controllano loro. Noi paghiamo un posto dove non possiamo lavorare. Provate a mettervi nei nostri panni per una volta. Chiedeteci cosa abbiamo fatto finora. Chiedete ai Sindaci cosa loro hanno fatto finora“.
Qualche giorno fa su questo litorale si stava tenendo un corso di vela per bambini.
A PAGINA 2 LE FOTOGRAFIE SCATTATE QUESTA MATTINA
A PAGINA 3 Aggiornamento ore 19.55 – L’INTERVENTO DELL’AMMINISTRAZIONE DI FORMIA
A PAGINA 4 Aggiornamento ore 22.30 – 13 maggio 2016 – LA RICHIESTA DI PRECISAZIONE DELL’AVVOCATO MARCO DE ROSSI DELLO STUDIO LEGALE GHISALBERTI & DE ROSSI PER CONTO DELLA P2G (PISCICOLTURA DEL GOLFO DI GAETA SOC.COOP AGRICOLA)
