Formia, sei licenziamenti alla Sis. E c’è un’indagine dei carabinieri

Sei licenziamenti alla Sis di Formia e un’indagine, tutt’ora aperta, dei carabinieri della Compagnia di Formia. E’ quanto si apprende dopo che i sei dipendenti hanno impugnato il proprio licenziamento davanti al giudice del lavoro. Secondo quanto trapela, ma le bocche restano cucite sia alla sede della società umbra che al comando dell’Arma, ai sei ex dipendenti, già messi alla porta a metà ottobre, ai primi del mese scorso viene formalizzata l’accusa di cattiva gestione del denaro. In sostanza la società rileva diversi e ripetuti ammanchi nelle entrate dalla zona di Gianola, dove il servizio è attivo esclusivamente durante l’estate. Come ha avuto modo di constatare chi ha sostato, infatti, oltre le colonnine, agli automobilisti venivano offerte delle schede parcheggio prepagate da saldare in contante al parcheggiatore. Che una volta introitato il denaro, successivamente lo avrebbe consegnato al proprio responsabile. Dopo diversi controlli, però, la contestazione di ammanchi.

Entro dieci giorni dalla prima contestazione, anche attraverso i sindacati, gli ex dipendenti, tutti ex Formia Servizi e Soes transitati poi in Sis, avanzano le loro controdeduzioni ma non c’è niente da fare: licenziamento in tronco e la richiesta ad altri dipendenti in forza di sacrificarsi in questi mesi di carenza di personale. Almeno fino a quando non sarà stata fissata udienza per i sei licenziati.


Un unico precedente di furto nella sosta a pagamento, quando la gestione era Soes. Nel 2012, infatti, da un ufficio della società sparirono 1200 euro. Fu fatta regolare denuncia ai carabinieri senza però riuscire a risalire all’autore/i del furto. Diversamente a Gaeta dove un dipendente si era procurato copia della cassa delle colonnine parcheggio andandole regolarmente a svuotare a proprio piacimento fino a quando non fu intercettato dalla polizia.