In scena “Tentata memoria”, in ricordo di Mimmo Beneventano

Con il patrocinio della Fondazione Mimmo Beneventano, di Libera e della Parrocchia di S. Erasmo, Domenica 25 Ottobre alle 19:00 presso la sala San Probo della Chiesa di Sant’Erasmo, a Formia si terrà lo spettacolo teatrale “Tentata memoria”. Eduardo Ammendola, attraverso la regia di Nicola Laieta, interpetrerà “la storia di un medico, un comunista militante, un cattolico praticante. La storia di una vittima di camorra. La storia di Mimmo Beneventano”.

Mimmo nasce l’11 luglio del 1948 a Petina (Salerno), un paesino ai piedi dei monti Alburni. Dal 1964, la famiglia si trasferisce ad Ottaviano, in provincia di Napoli dove, dopo essersi laureato in medicina e specializzato in chirurgia, svolge la professione medica e l’attività di chirurgo presso l’ospedale S. Gennaro di Napoli. Si deve alla sua generosità, al suo altruismo e al suo non poter vivere ignorando la sofferenza degli altri, l’impegno nelle organizzazioni cattoliche col solo scopo di portare sollievo a chi ne ha bisogno. Egli diventa riferimento importante per la gente, e la sua candidatura a consigliere comunale nelle liste del P.C.I., nel maggio del 1975, ad Ottaviano sarà inevitabile, come la valanga di preferenze che raccolse allora e alle successive elezioni del giugno del 1980. Ma ecco che un giorno, il 7 novembre 1980, la sua vita generosa e ricca fu stroncata barbaramente in un agguato camorristico ad Ottaviano, in quella strada che oggi porta il suo nome mentre, di primo mattino e abitualmente, si recava in ospedale per il suo lavoro. La sua voce dovette sembrare intollerabile a chi della violenza aveva fatto la propria legge e non temeva di eliminare chiunque potesse ostacolare la sua strada. Venne ucciso perché contrastava il radicamento della camorra legata a Raffaele Cutolo che proprio a Ottaviano aveva la sua base più forte.


Mimmo Beneventano non era un eroe, ma lo diventò trovandosi a vivere in un territorio insidioso in un momento in cui il confine fra politica, affari e camorra era diventato sempre più labile. Era dunque un eroe che con le uniche armi dell’intelligenza, dell’intuito, della ragione e del cuore sfidò l’arroganza della camorra e dei politici corrotti, mettendo in seria difficoltà i loro piani criminali; era uno di quei ragazzi che aveva scelto l’impegno politico come prolungamento dell’impegno civile per cambiare i luoghi in cui viveva.
In occasione del 35^ anno della sua morte, grazie alla Fondazione a lui intestata, a Libera e alla Parrocchia di S. Erasmo, la figura di Mimmo Beneventano viene ricordata con una serata a Formia ed una bella rappresentazione teatrale che prevede una donazione di 5 euro che sarà devoluta a favore dell’associazione Libera e della Fondazione Mimmo Beneventano. Onorare la memoria di Mimmo Beneventano significa tener vivi i valori eterni della solidarietà e della legalità.