“Down at work” alla villa comunale di Formia: è tutto fermo

La casetta all'interno della villa comunale di Formia

Dare un’opportunità a dei ragazzi Down è senza dubbio un’azione meritoria per qualsiasi amministrazione avanzi e accolga il progetto ma tra il dire e il fare, molto spesso si frappongono ostacoli che la politica, troppo impegnata a cercare l’applauso pubblico, non vede o fa finta di non vedere. E’ il caso dell’affidamento, delibera 197 del 31 luglio (dgc_197_2015), con cui la Giunta Comunale di Formia ha dato per un anno alla coop sociale “Down at work” il manufatto ristrutturato (?) dal Comune con il Plus “Appia via del Mare” ovvero il progetto di restyling complessivo della villa comunale approvato dalla Regione e finanziato dall’Unione Europea.

Secondo la delibera, infatti, nella casetta sarebbe dovuto sorgere, o sorgerà, un piccolo caffè, munito di impianti e servizi igienici allo scopo di “offrire un’opportunità per le persone down di mettersi in gioco dimostrando il proprio valore personale contribuendo fattivamente al proprio percorso riabilitativo e non più assistenzialistico”.


Tutto bene tranne che la “casetta”, a quasi tre mesi dall’affidamento (che in realtà non c’è mai stato e vi racconteremo il perché), è ancora chiusa e, a giudicare dall’interno, i lavori sono molto lontani dal terminare. Un ritardo che, a quanto pare, trova spiegazioni proprio nell’affidamento di un solo anno ma anche nella mancata firma della convenzione da parte della cooperativa, oltre che, ben più grave, a problemi dovuti alla non perfetta esecuzione dei lavori. Ovvero importanti infiltrazioni d’acqua rendono la struttura inutilizzabile.

Il che, a ben vedere, pone in relativo secondo piano il fatto che la Down at Work Società Cooperativa Sociale con sede a Formia sia stata costituita soltanto il 2 marzo scorso e al 4 agosto, quando ne abbiamo effettuato visura, risultasse ancora inattiva. Se è vero, infatti, che mal si concilia il comunicato emesso dal Comune di Formia proprio il 4 agosto, che riferiva di una coop che “da tempo opera nel campo dell’integrazione socio-lavorativa delle persone affette da sindrome di Down”, va detto che le spese che la coop dovrebbe sostenere per l’allestimento del bar sono piuttosto alte, tanto da porre un freno all’attività che poi, dopo un anno, legittimamente potrebbe essere affidata ad altri. Trapela inoltre che, a suo tempo, la stessa coop avrebbe chiesto fosse espletata una gara aperta per più anni piuttosto che un affidamento diretto di un anno soltanto, anche considerato che, dopo tutto, i soci sono genitori di figli colpiti dalla sindrome di Down e non imprenditori del settore.

Allo stato dei fatti, dunque, con la convenzione ancora non firmata e nuovi lavori da svolgere da parte della ditta che li ha svolti inizialmente (male), all’orizzonte è in previsione una nuova riunione di giunta per modificare la precedente delibera e allungare l’affidamento su più anni. Così da rendere anche economicamente sostenibile l’investimento.

A questo dato, legato al futuro si spera a breve termine della “casetta” e di chi la dovrà gestire, va aggiunta una singolare determina che riguarda i bagni della villa comunale di cui tutt’ora non c’è traccia ma che, invece, per un periodo, almeno sulla carta, sono incredibilmente esistiti (!). Un’anomalia tutta formiana nata su proposta di delibera dell’assessore Eleonora Zangrillo approvata dalla giunta il 24 dicembre 2014 (dgc_452_2014). In essa si legge dell’affidamento temporaneo, tre mesi, a una locale coop sociale, la Herasmus, del servizio di custodia e pulizia bagni parcheggio interrato di Largo Paone e villa comunale (???) per 6600 euro liquidati in due tranche: 4000 euro a marzo (det_1304_2015), e ulteriori 2600 euro più recentemente a luglio (det_2354_2015). Bagni pubblici che sono poi passati, con delibera 132 del 19 maggio (dgc_132_2015), nell’ambito delle nuove determinazioni sui parcheggi a pagamento, e solo per quanto riguarda i servizi di Largo Paone, sotto il controllo della Sis che a Formia gestisce le strisce blu.

E i bagni della villa comunale oggetto della delibera di dicembre 2014? Sono tornati, come è noto a chi frequenta la villa, a non esistere.

 

COME SI PRESENTA OGGI L’ESTERNO E L’INTERNO DELLA CASETTA