La ditta edile di Gaeta tra la Cricca dei furbetti e l’indagine sull’ex ministro

Ancora guai per l’mpresa edile di Gaeta, con sede in Corso Cavour 68, Lupo Rocco, il cui nome è lo stesso del proprietario, indagato insieme ad un altro imprenditore, Francesco Bachetoni, il provveditore alle opere pubbliche di Lazio, Abruzzo e Sardegna Roberto Linetti, l’ex ministro delle infrastrutture e dei traporti Maurizio Lupi e il suo ex capo di gabinetto Giacomo Aiello. Il tribunale dei ministri di Roma, competente per reati in ambito ministeriale, sta procedendo per l’ipotesi di abuso d’ufficio, che gli indagati avrebbero commesso in concorso tra loro. L’ex ministro Lupi si era dimesso il 20 marzo scorso a seguito di una inchiesta della Procura di Firenze in particolare relativamente alla donazione di un rolex al figlio di Lupi da parte dell’ingegnere Stefano Perotti, arrestato poi per corruzione nell’inchiesta Grandi Opere.

Ma ancora una volta è la città di Gaeta e la sua celebre impresa edile a finire negli ambienti dei grandi appalti. In particolare quello per la realizzazione della Questura de L’Aquila crollata dopo il terremoto. Quel ricco appalto, circa 3 milioni di euro, fu dato, con una procedura fiduciaria al gruppo costituito da Lupo Rocco e Inteco. Quei 3 milioni diventarono 18,5. Ovviamente la Corte dei Conti si accorse di quanto accaduto con i soldi pubblici e perciò l’allora provveditore Donato Carlea decise di indire nuovamente la gara, dopo aver sospeso la precedente, per un importo da 5,4 milioni.


Siamo nel sistema della Cricca, quello scoperto nell’ambito della fase di ricostruzione della città abruzzese de l’Aquila a seguito del terremoto, quando emerse un complesso e partecipato quadro di funzionari statali e imprenditori che si spartivano gli appalti sulle grandi opere, dalla ricostruzione de L’Aquila al G8 alla Maddalena, dai Mondiali di Nuoto all’Unità d’Italia. Una situazione nella quale si ricordano anzitutto i nomi dell’imprenditore Diego Anemone, dell’ex presidente del consiglio superiore dei lavori pubblici Angelo Balducci e l’ex dirigente del ministero dei beni culturali, poi direttore generale della Siae, Gaetano Blandini. Tutti arrestati per corruzione.

Insomma un intoppo non da poco aver smascherato il sistema. Ma in ogni caso dopo la perdita dell’appalto alla Questura Lupo Rocco e Francesco Bachetoni si sono subito rifatti ottenendo un altro appalto da quasi 13 milioni di euro per un’altra opera pubblica, l’ex caserma De Laugier. A bandirlo il provveditorato di Firenze guidato da Roberto Linetti. Oggi i tre sono tutti indagati perchè nel frattempo a due anni da quell’appalto fu proprio Lupi a premiare Linetti portandolo al provveditorato di Lazio, Abruzzo e Sardegna.

La Cricca e la Lupo Rocco. Il circuito di Imola, il Duomo di Orbetello e l’auditorium di Isernia

Ma nel 2011 il Fatto Quotidiano già ricordava della Lupo Rocco e della abitudine di vederla aggiudicatrice di grandi opere affermandone il coinvolgimento con la cricca di Balducci di cui abbiamo detto. In quell’occasione la ditta di Gaeta Rocco Lupo ottenne l’incarico, dopo lo stanziamento di 10 milioni di euro da parte del solito ministero delle infrastrutture e dei trasporti (anno 2005, governo Berlusconi), di realizzare la riqualificazione del circuito di Imola, tappa confermatissima del mondiale di Formula Uno, ricordata in particolar modo per l’incidente che costò la vita ad Ayrton Senna. L’incarico, in virtù del fatto che fu disposta con ordinanza di protezione civile e quindi senza dover ricorrere a gara ma con trattativa privata. Alla fine il cantiere costò circa 15 milioni di euro. Quell’appalto determinò l’esclusione del circuito dal Mondiale a causa dei problemi che sorsero sulle opere realizzate e sugli sprechi denunciati.

Nello stesso periodo inoltre, ad avvalorare la tesi secondo la quale la ditta gaetana sia ben nota negli ambienti ministeriali, va ricordato che la Lupo Rocco stava realizzando la messa in sicurezza del Duomo di Orbetello, per il quale il commissario straordinario era proprio Guido Balducci, tre i vertici della Cricca. E ancora sempre la Rocco Lupo era impegnata nella realizzazione dell’Auditorium di Isernia per 43 milioni di euro. Mai portata a termine.