Cusani-Tajani, cronache dalla campagna romana. Parte l’offensiva azzurra

Ultimi giorni di campagna elettorale per la coppia Cusani-Tajani. Forza Italia soffre nella diaspora del centrodestra e per la fase di stanca di Berlusconi, ma nessuno molla la presa, giocandosi la partita soprattutto nel Lazio, con Roma in prima linea.

Schermata 05-2456798 alle 15.17.46“E’ partita ufficialmente l’operazione #OffensivaAzzurra a Roma nord, massiccia iniziativa promo-elettorale a favore dei candidati Tajani e Cusani”. Lo comunica in una nota Vincenzo Leli, Presidente del Club Forza Silvio XV Municipio. “Il vento della libertà soffia a tutta forza in tutto il XV Municipio: dalla Cassia alla Flaminia, da Labaro e Prima Porta passando per Cesano, La Storta, Braccianese, Corso Francia e Farnesina”.


“Una squadra composta da decine di militanti, coordinata dal Club Forza SIlvio XV Municipio – spiega Leli – ha predisposto camion vela, migliaia di manifesti e decine di migliaia di volantini, ‘omini-sandwich’ itineranti lungo le principali arterie di scorrimento e un gazebo in ogni quartiere. In più altri 30 militanti azzurri divisi in zone prestabilite chiudono il cerchio magico della promozione elettorale con volantinaggi mirati e porta a porta”. “L’operazione #OffensivaAzzurra – si legge – blinda il territorio per Forza Italia e per Tajani-Cusani, concludendo il tutto venerdì 23 con un mega evento sulla grande terrazza fronte-Cassia del primo club romano inaugurato nella Capitale all’indomani della nascita della nuova Forza Italia”.

“Obiettivo dichiarato: neutralizzare i voti del M5S e degli ex amministratori PDL passati con Alfano. Mancano 6 giorni al voto, il countdown è partito, ma – conclude Leli – di una cosa siamo sicuri: Roma nord è più pronta e determinata che mai. Avanti tutta!”.

La vela elettorale incriminata
La vela elettorale incriminata

E mentre a Roma ci si mobilita con un piccolo esercito di militanti, in provincia di Latina si procede con il metodo classico: incontri, convegni, cene, manifesti e vele elettorali. A tal proposito si segnale la grande maleducazione di un autista che, pubblicizzando proprio Cusani, non trova niente di meglio che fermarsi sulle strisce pedonali. E suona ancor più beffardo lo slogan ‘L’Europa che voglio…’.