Fondi, la truffa dell’autosalone: nella rete decine di clienti

Denuncia dopo denuncia è emersa una maxi-truffa, ancora tutta da quantificare ed inquadrare nei particolari, che ha coinvolto decine di ignari clienti. Nell’occhio del ciclone, a Fondi, è finito un autosalone nell’area di via Madonna delle Grazie, al centro di un’indagine della polizia su cui per ora vige il massimo riserbo.

*Un meccanismo fuori controllo*
*Un meccanismo fuori controllo*

Ma le voci corrono. E fanno emergere la storia di un imprenditore in difficoltà economiche che, per togliersi dall’acqua alla gola, si è ritrovato artefice di un raggiro che ad un certo punto è suo malgrado sfuggito di mano, dilatandosi ad effetto domino senza che potesse essere fermato.


Una storia che pare sia iniziata a causa di debiti pregressi, che l’uomo ha incominciato a ripianare ‘dirottando’ il denaro dei clienti che si erano rivolti alla sua attività per l’acquisto di una macchina.

Una truffa, tra auto mai consegnate e finanziamenti dagli importi gonfiati all’insaputa dei malcapitati acquirenti, che andava avanti da tempo.

Finché il mercato dell’auto ha retto, l’imprenditore, 49enne del posto, è riuscito a barcamenarsi, onorando gli accordi con gli inconsapevoli truffati della prim’ora grazie al denaro proveniente dagli ultimi arrivati nella catena.

*Varie denunce in Commissariato*
*Varie denunce in Commissariato*

Ad un certo punto, complice la forte contrazione del settore, il meccanismo si è inceppato. Ed il titolare dell’autosalone, a quanto pare sinceramente pentito, alla fine egli stesso vittima del proprio imbroglio e per di più al verde, non ha potuto proseguire ulteriormente: senza liquidi e pressato dalle richieste di numerosi clienti sempre più spazientiti, il ciclo si è stoppato.

All’imprenditore, a quel punto, non è rimasto altro da fare che alzare bandiera bianca. Tanto che, ravveduto ed ormai alle strette, pare sia stato proprio lui a spingere alcuni dei truffati a sporgere denuncia. Altri, ci sono andati spontaneamente, dopo essersi visti recapitare bollettini ‘sospetti’ o dopo infiniti rinvii nella consegna dell’auto che aspettavano. E di cui non si sarebbero mai messi al volante.