Fondi, secondo appuntamento con la ‘riqualificazione visiva’ targata Memorie Urbane

*Il primo 'lascito' di Memorie Urbane*
*Il primo ‘lascito’ di Memorie Urbane*

L’opera del norvegese Martin Whatson, la prima del percorso del festival ‘Memorie Urbane’ a Fondi, ci ha messo ben poco per trovare i favori della gente.

Fuori le mura dell’ex carcere mandamentale, incuriositi, si fermano in molti: gruppetti giunti apposta per ammirare in differita la performance, rimasta ‘impressa’ dove prima c’era uno sgangherato messaggio d’amore lasciato da chissà chi; persone che di lì passavano per caso, buttando un occhio – e facendocelo rimanere – sul muro appena oggetto di ‘riqualificazione visiva’. Senza differenza di età, dai vecchi ai bambini.


*Uno dei mondi di Etnik*
*Uno dei mondi di Etnik*

Rotto il ghiaccio giovedì, il festival internazionale di street art, in città promosso da ‘Basement Project Room’ in collaborazione con le associazioni ‘Il Quadrato’ e ‘Delay’, torna a colorare  la città di Fondi.

Sabato mattina sarà di scena il secondo dei tre ospiti d’eccezione, nato in Svezia ma italiano purosangue. “Stiamo parlando di Alessandro Battisti, ovvero ‘Etnik’, che vive e lavora tra Pisa e Firenze”, illustrano dall’organizzazione. “Ha partecipato ai più importanti festival nazionali, come ‘Frontier’ e ‘Picturin’, ed ha fondato nel 2009 il collettivo ‘Bunker108’ insieme a Duke1, un gruppo di artisti e professionisti specializzati in interventi artistici di riqualificazione visiva su edifici, oggetti ed ambienti interni. Protagonista del writing italiano anni ’90, matura la sua passione non solo per il tradizionale ‘lettering’, con cui ci si mette alla prova nel mondo dei graffiti, ma anche per una pittura murale che potremmo definire arditamente astratto-cosmologica. Le composizioni di Etnik creano universi, infatti, attraverso l’esplosione della materia. Una sostanza che porta dietro di sé, come elemento imprescindibile, il colore che, a seguito di questo processo, arriva a dominare la scena visiva. Gli elementi figurativi spesso sono metafora della Città come realtà complessa e metropolitana, al centro della critica sociale dell’Artista. La sua passione non si limita al ‘lettering’, arrivando oggi a realizzare tag bi e tridimensionali con uno stile proprio e riconoscibile, ma si apre al disegno ed alla pittura in generale offrendogli nel corso degli anni l’opportunità di collaborare coi migliori writers della scena internazionale e realizzare alcune tra le migliori opere murali nel nostro Paese”.

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*Nato a Stoccolma, l’artista risiede a Firenze*

Ma dove si esibirà? Quale sarà il prossimo muro a rivivere a colpi di bomboletta d’autore? Se non si è tra i soliti beninformati, abbastanza arduo saperlo. Non volendo rovinare l’effetto sorpresa, l’unica cosa da fare è chiudere con l’invito degli organizzatori: “Non vi resta che aprire gli occhi e guardarvi attorno!”.

***ARTICOLO CORRELATO*** (I muri si tingono… di street art: sbarca anche a Fondi Memorie Urbane – 10 aprile -)