Gaeta, sospesa la revoca dell'appalto alla Soes. Nuovi spiragli per i lavoratori che si riducono stipendio

*Il comando di Polizia Municipale di Gaeta*
*Il comando di Polizia Municipale di Gaeta*

La si potrebbe considerare un colpo di scena la sospensione alla revoca dell’appalto alla società di Benevento Soes che a Gaeta gestisce le strisce blu. Quando ormai l’ufficialità della rottura nel rapporto col Comune di Gaeta, che metteva a repentaglio il posto di lavoro di 42 persone, è nota da tempo, ora si riapre uno spiraglio. Decisivo in questo senso l’incontro avvenuto ieri, sabato, tra il comandante di polizia locale Donato Mauro, in procinto di lasciare, e l’amministratore delegato della società Tommaso Stazio.

Un piccolo passo indietro da un epilogo che sembrava ormai irreversibile dopo l’ufficialità della notizia di decadimento dell’appalto, salvo i servizi essenziali fino garantiti fino al passaggio alla nuova società. Una buona notizia soprattutto per i lavoratori che hanno comunque dovuto metterci del loro per invertire la tendenza. Anche se non basta, perché la decisone arriva comunque nelle vesti di una nuova fase interlocutoria col Comune, comunque ancora debitore nei confronti della Soes per circa 308mila euro. Soldi che la ditta di Benevento vuole evidentemente riavere.


*Il comandante Donato Mauro*
*Il comandante Donato Mauro*

Un primo passo, però, come detto, va riconosciuto ai lavoratori e ai sindacati che hanno annunciato come, pur di salvare il posto di lavoro, siano disposti a rinunciare a circa 10 ore ciascuno al mese, per un importo complessivo di circa 70 euro in meno. Una operazione che in tal modo va incontro alle esigenze di bilancio societarie, facendo risparmiare circa 80mila euro annui, oramai insostenibili rispetto ai costi fissi, specie quelli del personale, e alle entrate ridotte all’osso che hanno provocato ingenti perdite da qui la necessità di ridiscutere il contratto col Comune. Un confronto che tuttavia fino ad oggi non ha partorito alcun accordo. Perciò irreversibile sembrava la rottura. Come in effetti è stato.

Ma ora questo piccolo spiraglio aperto con una sospensione alla revoca è concreto. Certo nulla è cambiato, e anche la proposta dei lavoratori va comunque messa per iscritto visto che per ora resta ancora una volontà di intenti alla quale, va detto, la stessa società non è restata sorda. Ma l’aspetto davvero dirimente nella vicenda, detto che l’operazione di abbattimento del monte ora crea alla Soes i presupposti per rimanere, verte sul debito nell’esercizio corrente che il Comune non ha ancora versato alla società di Stazio. Si tratta di poco più di 300mila euro senza i quali sarebbe nuovamente tutto inutile. Marginali a questo punto altri debiti pregressi, inottemperanze ad un contratto peraltro mai sottoposto alla ditta, altri debiti pregressi di anni passati, tariffe Tares illegittime secondo la società e altro ancora.

C’è la volontà di restare a lavorare, sia per la ditta che per sindacati e lavoratori, ora bisogna vedere quale sarà la mossa dell’amministrazione comunale.