Sono in programma nella mattinata di sabato gli interrogatori di garanzia nei confronti del 56enne fondano Salvatore Guglietta e del 43enne marocchino Achour Taleb per l’omicidio di Silvana Cerra, 57enne coinquilina ed amica del primo dei due, accusato di aver architettato la rapina poi sfociata nel sangue ai danni della 78enne madre, Concetta Lauretti.
Inizieranno alle 10, dinanzi il giudice per le indagini preliminari Guido Marcelli.
L’impianto accusatorio regge per buona parte sul racconto dell’anziana vedova ferita, madre di Guglietta, ancora ricoverata al “Fiorini” di Terracina. Ma i carabinieri, anche sulla base di altri specifici elementi, ritengono che ci siano comunque tutti i tasselli necessari ad avere un quadro completo.
Cose concrete, fanno capire gli investigatori, senza sbilanciarsi troppo. Elementi a cui tra non molto potrebbero aggiungersene altri. Gli specialisti della scientifica, nelle lunghe ore di certosino lavoro nello stabile, hanno infatti repertato numerose tracce biologiche ed impronte digitali. Tra le quali con tutta probabilità figurano anche quelle dei due arrestati, che nel frattempo hanno scelto la strategia del silenzio: di fronte ai pesanti addebiti nei loro confronti, sono rimasti muti.
Nel frattempo, l’autopsia della povera Silvana Cerro, picchiata ed immobilizzata fino alla morte, è slittata di un giorno. Il medico legale Maria Cristina Setacci, per via di pregressi impegni sempre per conto della Procura, la effettuerà nel pomeriggio di sabato, in un orario ancora da convenire.
Mentre la figlia 13enne della vittima, la prima a rinvenire il corpo, è stata momentaneamente affidata ad una zia paterna, continua senza alcuna sosta la caccia la caccia all’uomo nei confronti del terzo componente della banda di balordi. Marocchino e poco più che 40enne, fa anch’egli parte dello stesso mondo di sbandati dei due complici già arrestati.
Una vita tra alcool e droga, quasi tutta consumata in quelle poche centinaia di metri che vanno da alcune delle attività di via Roma frequentate da stranieri, dove spesso si registrano risse ed episodi di ubriachezza molesta, fino ad arrivare al vicinissimo centro storico. All’altezza della chiesa di Santa Maria, per l’esattezza, nei pressi del vecchio cinema Cantarano. Area che, col suo dedalo di vicoli, da anni rappresenta il ritrovo preferito di tossicodipendenti e derelitti di ogni genere. Ripetuti, i blitz delle forze dell’ordine da quelle parti.
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