FORMIA, IL PARCO DE CURTIS METTE NEI GUAI L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

Torna la bufera sul parco De Curtis a Formia. Forse ancora più violenta in quanto a polemiche rispetto a quelle degli anni passati arrivate per l’insediamento di un’area adibita a parcheggio camper. E non sono servite neanche le molte iniziative messe in campo dall’amministrazione comunale, dai concerti estivi alle attività legate al festival della città sostenibile con le quali si sono coinvolte molte associazioni e comitati del posto.

"Un'altra immagine del De Curtis"
“Un’altra immagine del De Curtis”

Su tutti il comitato Mamurra da sempre in prima linea per una gestione con meno legacci del parco. Eppure ora che il comitato si è piuttosto acquietato, nonostante alcune rimostranze sulla possibilità di proseguire sulla falsariga delle ultime settimane, ora le accuse partono da altrove. Su tutti il titolare della Seas 2000, che gestiva l’area camper. Lino Pace ha mantenuto i suoi impegni, come egli stesso va ripetendo e sta per lasciare il parco.


“Ora – aggiunge – bisogna vedere se gli impegni presi saranno mantenuti dall’amministrazione comunale dopo la promessa di affidarmi un sito alternativo per gestire la sosta che però a tutt’oggi non mi è ancora stato segnalato. Inoltre bisogna aggiungere che io su quest’area, prima che mi insediassi, trovai un luogo completamento abbandonato e nel degrado. Solo grazie ai miei personali investimenti per un ammontare complessivo di circa 30mila euro, oggi quest’area può nuovamente tornare a disposizione del parco. Bagni nuovi, condutture fognarie, strade di accesso indipendenti e varie altre spese affrontate per allestire l’area sosta. L’amministrazione ha mostrato interesse affinchè queste strutture sopravvivono all’interno del parco, aspetto di sapere la stima fatta”.

"Nicoletta Cassieri"
“Nicoletta Cassieri”

Insomma per ora Pace, sconfortato dalle enormi polemiche che lo hanno fatto arrendere a lasciare il parco, come lui stesso dice, è in attesa di conoscere il suo destino. Nel frattempo a gettare ulteriore benzina sul fuoco è arrivata la replica della Soprintendente dei beni archeologici del Lazio Nicoletta Cassieri, che ha risposto in questi giorni ad un esposto inviato da Rifondazione comunista e associazioni locali per denunciare quanto accadeva all’interno del parco.

“A suo tempo – scrive la Cassieri nella risposta -, sollecitata in qualità di funzionario responsabile da un’associazione locale, come Soprintendenza abbiamo rappresentato al Comune di Formia la necessità di eliminare qualsiasi struttura (sosta camper) o comunque di non rinnovare concessioni et similia dato l’interesse paesaggistico e archeologico dell’area. Credevo che tutto fosse stato risolto (o perlomeno così ci avevano assicurato), ma a quanto pare non è così….”.

Ora però a finire sotto la lente d’ingrandimento, anche sulla scorta di questa risposta, è allora il provvedimento di proroga della neoinsediata amministrazione Bartolomeo. E infatti, come fanno notare proprio da Rifondazione, della delibera numero 184 del luglio 2013, votata all’unanimità dalla giunta Bartolomeo, sottolineano la frase: “”E’ in corso di perfezionamento l’iter amministrativo presso la regione Lazio per il rilascio dell’autorizzazione per la specifica destinazione”.

E allora si chiedono: “Quale funzionario della regione Lazio, ha potuto rilasciare il proprio benestare alla richiesta proveniente dalla giunta comunale, nonostante il parere contrario della dott.ssa Nicoletta Cassieri. D’altronde la firma del funzionario regionale era necessaria. Lo chiarisce bene l’articolo 11 della convenzione tra il Comune di Formia e la Seas 2000, nel quale è chiaramente scritto che ‘La presente convenzione s’intenderà immediatamente decaduta qualora venissero meno lo scopo e le finalità della presente concessione, nonché in caso di diniego dell’autorizzazione da parte della Regione Lazio, senza che il concessionario possa avere nulla a pretendere'”.