Ha scelto di essere giudicato con rito abbreviato condizionato alla perizia sulla droga. 160 le piante di marijuana di 60 centimetri di altezza ciascuna, sequestrate dai carabinieri il 26 luglio scorso nel terreno vicino casa dell’uomo a Santi Cosma e Damiano.
Oggi, lunedì, è comparso davanti al giudice monocratico del tribunale di Terracina, Carla Menichetti, per la detenzione e lo spaccio dello stupefacente il 35enne di San Cosma, Giovanni Fantini, assistito dall’avvocato Gianfranco Testa.
Il consulente tecnico incaricato dal giudice di svolgere l’accertamento sulle piante essiccate, il dottor Salvatore Gianninoto, ha ritenuto che ai 220 grammi di canapa indiana in possesso del 35enne corrispondessero ben 479 dosi di marijuana.
Per il reato contestato il pubblico ministero Elisa Iorio ha chiesto di condannare l’imputato a 4 anni di reclusione in carcere. Una istanza che il magistrato non ha accolto comminando al Fantini la pena di 2 anni e 8 mesi di reclusione.
L’imputato, già ristretto al regime dei domiciliari sin dalla convalida dell’arresto resta ai domiciliari in attesa di poter proporre ricorso in Appello, quando verrà depositata la motivazione.
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