NUCLEARE, SAN COSMA CHIEDE DI ESSERE RICONOSCIUTO COME SITO OSPITANTE

*Centrale nucleare del Garigliano*
*Centrale nucleare del Garigliano*

Il Comune di Santi Cosma e Damiano ci riprova. Nei giorni scorsi la Giunta ha dato mandato al sindaco Vincenzo Di Siena di inoltrare una formale istanza al Ministro dell’Ambiente e ai vari organi parlamentari affinché il paese aurunco venga riconosciuto quale sito in cui è ospitato l’impianto nucleare del Garigliano. E come tale sia individuata la giusta ripartizione dei contributi statali previsti.

Una questione economica, certo. Ma soprattutto di principio. Nella delibera, infatti, l’amministrazione spiega che: “L’impianto, come è agevole verificare consultando planimetrie e mappe, pur insistendo formalmente nel solo territorio di Sessa Aurunca, come topograficamente delimitato, interessa fisicamente il Comune di Santi Cosma e Damiano, non solo e non tanto solo perché limitrofo, ma perché la morfologia del confine come segnata dall’ansa naturale del fiume Garigliano, rende parti del territorio di Santi Cosma persino più vicine alla centrale rispetto a zone del Comune campano”.


*Il Comune di Santi Cosma e Damiano*
*Il Comune di Santi Cosma e Damiano*

Impossibile negare, infatti, che anche la popolazione di San Cosma abbia avuto svantaggi per la presenza del “mostro atomico”. “Per effetto di tale vicinanza – è riportato nelle premesse della delibera – al momento della costruzione dell’impianto oltre 50 ettari di terreno, oggi territorio del Comune di Santi Cosma e Damiano, furono espropriati e vincolati catastalmente, vincolo che permane tuttora. L’area espropriata, per altro, è pari al 50% dell’intera area resasi necessaria per la realizzazione del sito stesso”.

Tanto basta alla Giunta comunale per affermare che: “Il Comune ha subito e continua a subire tutte le servitù e i danni ambientali collegati alla presenza della centrale nucleare del Garigliano” e che “l’intensità delle radiazioni diminuisce con la distanza e la radioattività si propaga nell’aria e nell’ambiente prescindendo dalle circoscrizioni amministrative o confini topografici”.

Non è la prima volta che l’amministrazione Di Siena batte i pugni sul tavolo rispetto alla questione del nucleare. Già in altre sedi, in particolare quelle giuridiche, il Comune ha tentato di far valere la propria posizione rispetto i criteri di ripartizione dei ristori attuati dal Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, senza però ottenere il compenso richiesto.