GAETA, PATENTE ''A'' PER I VIGILI URBANI: ANCHE IL NUOVO BANDO D'ASSUNZIONE E' A RISCHIO

comando-polizia-vigili-urbani-locale-gaetaDopo quello per i rifiuti anche il bando per la selezione di vigili urbani a tempo determinato al Comune di Gaeta rischia di saltare. Ad attentare all’espletamento della gara in questo caso ci sarebbe un passaggio specifico del bando relativo al requisito di ammissione che prescrive il possesso per i partecipanti della patente A, quella utile per la guida dei motoveicoli.

Un criterio in apparenza marginale, anzi, essenziale e quindi scontato, che tuttavia creerebbe in realtà una vera e propria discriminazione sessista per la quale, anche secondo dati statistici consolidati, le donne verrebbero quasi completamente chiamate fuori dalla possibilità di partecipazione al concorso in quanto secondo le stime ministeriali rappresentano solo il 10 percento del totale degli individui in possesso della patente A, tramutando quindi la possibilità di disporre del documento di guida, e quindi la partecipazione al concorso, in un privilegio quasi esclusivamente appannaggio maschile.


Ma a dirlo, peraltro, c’è una sentenza del Tar della Sardegna risalente al 2008. Analogo scenario: un concorso per vigili urbani, nella fattispecie quello del Comune di Sinnai, che disponeva come requisito dirimente per la partecipazione il possesso della patente A. Inequivocabile la sentenza del Tar isolano: “la clausola di un bando pubblico per vigili urbani che prescrive, come requisito di ammissione al concorso, il possesso della patente A deve ritenersi in contrasto con le norme di legge che vietano discriminazioni fondate sul sesso nell’accesso al lavoro”.

E ha fatto scuola in qualche modo quella sentenza, arrivata dopo il ricorso di una consigliera regionale, che contestava proprio il criterio in oggetto come discriminante, perché infatti molti altri Comuni italiani in seguito si sono adeguati, tanto da inserire modifiche pensate appositamente per mantenere il requisito senza precludere nel contempo l’accesso a nessuno. In che modo? Prendiamo un esempio su tutti, peraltro recente, quello del Comune di Reggio Emilia. Nel disporre il requisito del possesso della patente A per considerare valida la richiesta di partecipazione al concorso, il Comune di Reggio Emilia segnala anche la possibilità di ottenere tale patente entro i sessanta giorni successivi all’esito della gara. Così da dare la possibilità a chi la patente A ancora non c’è l’ha di concorrere per merito con tutti gli altri.

Anche perchè a Gaeta dalla data di pubblicazione del bando a quella di scadenza per la consegna dei documenti passano solo pochi giorni e nessuno ha il tempo materiale, pur volendo, di prendere la patente A. Insomma non finiscono i guai per queste nuove assunzioni a Gaeta nel corpo dei vigili urbani. Dopo l’annullamento di una prima delibera del febbraio scorso, la 22/2013, da parte del Tar del Lazio a seguito del ricorso di vigili stagionali, motivata con l’omissione dei motivi per i quali il Comune non si stesse avvalendo delle stabilizzazioni dei vigili poi rimossi, ora incombe un nuovo pericolo di annullamento al bando, ma intanto l’estate si avvicina e l’organico è ridotto all’osso.

C’è inoltre da sottolineare un altro precedente che nei mesi scorsi ha visto sconfitto il Comune sempre riguardo alle quote rose, ma in quel caso in giunta, dopo un ricorso del consigliere comunale Marina Costabile. E anche in questo caso, nuovamente la Costabile, portando avanti il secondo capitolo di questa sua battaglia di pari opportunità, ha per ora inviato una lettera al sindaco e al comandante di polizia locale per chiedere la revoca del bando, “viziato da discriminazione e illegittimità, non garantendo pari opportunità tra uomini e donne per l’accesso al lavoro”.