La decisione risale al 14 gennaio scorso ma potrebbe aprire una nuova fase giudiziaria per la Aurora immobiliare srl che, a Formia, ha un cantiere di 14 appartamenti in costruzione ancora sotto sequestro a Gianola.
Infatti in attesa che la Cassazione giudichi il ricorso, ancora pendente, sulla nuova istanza di dissequestro presentata dagli avvocati Francesco Ferraro e Daniele Lancia è stato il giudice per le indagini preliminari Costantino De Robbio a “ritenere superato il primo dei due rilievi critici mossi dal Tribunale del Riesame” che ha negato il dissequestro. Tuttavia dopo quella ordinanza sono nel frattempo arrivati ben due autorevoli e sostanziali pareri a favore della tesi difensiva e quindi del dissequestro.
Si tratta dell’autorizzazione paesaggistica sulla cui validità si è espressa direttamente la Soprintendenza ai beni archeologici del Lazio, che ha di fatto quindi confermato la liceità dell’autorizzazione rilasciata dal Comune di Formia anche in base alla legge regionale 59 del 1995 che delega direttamente i Comuni nel rilascio di tali autorizzazioni e la recente nota della Regione Lazio che ha confermato l’applicabilità del cosiddetto Piano casa anche su immobili gravati da vincolo paesaggistico.
E ora anche il Gip De Robbio suffraga l’ipotesi della validità dell’autorizzazione paesistica ricordando proprio la delega regionale confermata dalla stessa Pisana. Resta tuttavia un’ultima criticità relativamente ad un parziale mutamento della destinazione d’uso da artigianale a residenziale del complesso immobiliare, sul quale De Robbio sostiene “che per quanto attiene all’asserita incompatibilità della legge regionale 21/09 con l’autorizzazione paesaggistica in esame, va rilevato che se è vero che nelle zone A e B è possibile l’autorizzazione, essa richiede che si mantenga la destinazione urbanistica”.
Tuttavia in questa ultima fase tra il Gip e il collegio che ha giudicato l’appello nei giorni scorsi, con l’ordinanza depositata il 29 marzo scorso, si crea un’opposta interpretazione. Infatti la dottoressa Lucia Aielli, nel prendere in esame l’appello degli avvocati Ferraro e Lancia, proprio contro il provvedimento del Gip De Robbio del gennaio scorso, conferma l’esito finale di rigetto della richiesta di dissequestro. Tuttavia non riconosce la validità dell’autorizzazione paesaggistica rilasciata dal Comune. Cioè in sostanza il Tribunale di Latina è d’accordo col Gip sulle criticità ancora esistenti e in disaccordo sul punto che De Robbio sancisce come legittimo.
Insomma a questo punto sarà la Cassazione, che deve peraltro ancora fissare l’udienza di discussione del ricorso, a cercare una soluzione all’interpretazione controversa tra gli organismi del Tribunale di Latina che in comune continuano ad avere il parere negativo, seppure con motivazioni differenti, al dissequestro di Aurora.
LA VICENDA
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