FONDI – SONNINO: IN MANETTE UN 39ENNE CAPORALE MAGGIORE DELL’ESERCITO

Nella giornata odierna personale appartenente alla Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato PS di Fondi coadiuvato dai colleghi  del Commissariato di PS di Terracina dava esecuzione all’Ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Latina Tiziana Coccoluto, su richiesta del sostituto procuratore Olimpia Monaco, a carico del Caporale Maggiore Capo Scelto dell’Esercito italiano Amalio Tempesta di anni 39 in servizio presso un reparto della capitale.

Il Provvedimento restrittivo giungeva dopo una lunga e laboriosa indagine che ha visto impegnati gli investigatori del Commissariato di P.S. di Fondi per più di otto mesi, sia con metodiche tradizionali che con strumenti tecnici, tali da consentire di raccogliere schiaccianti elementi a carico del militare residente nella frazione di Capocroce del Comune di Sonnino resosi responsabile di truffa, millantato credito, estorsione e minacce ai danni di numerose persone.


In sostanza il Caporal Maggiore, forte della sua appartenenza all’Esercito italiano, presentandosi con la qualifica di Maresciallo, a suo dire impiegato presso un importante e strategico Comando Militare di Roma, si accreditava quale faccendiere ben inserito negli ambienti della Pubblica Amministrazione al punto da poter procacciare impieghi statali, anche di un certo prestigio, nonché nel settore privato di importanti multinazionali.

Approfittando della congiuntura economica particolarmente sfavorevole e di numerose vittime disoccupate in preda alla disperazione, il Caporal Maggiore in cambio di lauti compensi in denaro prometteva impieghi prestigiosi presso Uffici pubblici e rinomate Ditte multinazionali.

Tra questi, dall’attività d’indagine emergeva che Tempesta aveva promesso ad alcune delle sue vittime impieghi presso una Ditta farmaceutica una Ditta di autotrasporti ed altre aziende

Il tutto previa la corresponsione di somme di denaro in contanti e talvolta a mezzo assegni bancari che l’indagato Amalio Tempesta si faceva consegnare col pretesto di dover comprare il favore di influenti soggetti politici e funzionari presso alcuni enti statali.

Facendo leva sulle sue conoscenze militari, invece, garantiva trasferimenti a suoi colleghi dell’Esercito italiano in ogni sede e Comando militare.

Le vittime venivano sottoposte a visite mediche e accertamenti sanitari che egli faceva sostenere, motivando quella documentazione medica come essenziale all’assunzione, ma che in realtà doveva rendere più credibile il suo disegno criminale. Il tutto ad ulteriore discapito dei malcapitati che a loro spese si sottoponevano a radiografie e check up sanitari.

Nessuna delle vittime aveva il coraggio di sporgere denuncia a causa delle minacce nei confronti di chi lamentava la mancata assunzione.

Le illecite condotte dell’uomo sono emerse dopo che presso il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Fondi venne sporta una denuncia di smarrimento di un assegno.

Il titolo, apparentemente frutto di una transazione commerciale, in realtà celava un acconto destinato proprio a Tempesta che doveva impiegarlo per procacciare un impiego alla vittima di turno, millantando di dover corrompere terze persone.

Da quel primo atto di denuncia, sporto da una madre in cerca di un futuro per il proprio figlio e che fiduciosa aveva inconsapevolmente messo in contatto Tempesta con altri familiari ed amici, ne sono poi seguiti molti altri.

Infatti la Squadra investigativa del Commissariato di Fondi nell’attività d’indagine  ha individuato molte altre  vittime nelle città di Monte S. Biagio, Terracina, Cisterna di Latina, che hanno aggiunto la loro brutta storia in altri atti di denuncia.

Utili riscontri agli elementi raccolti venivano ad esito delle perquisizioni delegate dallo stesso PM ed eseguite lo scorso mese di settembre. Da segnalare infine che lo scorso anno Amalio Tempesta, a seguito di altri fatti, era   stato colpito da Decreto di sospensione del porto d’armi emesso dal Questore di Latina con conseguente ritiro delle stesse operato dal Commissariato di P.S. di Terracina.