FORMIA, ASSAIANTE SUL PRG: “OPERAZIONE DI RECUPERO E RIGENERAZIONE URBANA”

*L'assessore Benedetto Assaiante*

Dopo la presentazione in Consiglio delle linee guida e di indirizzo del nuovo piano regolatore – una prima discussione e riflessione generale alla luce della relazione svolta da Franco Purini –  con la  ripresa dell’attività amministrativa si  incomincia a fare sul serio. E’ attesa infatti  per le prossime settimane la convocazione di un’apposita seduta consiliare che dovrebbe mettere a fuoco e approvare i contenuti programmatici dello strumento urbanistico. Ma quali sono le strategie per rigenerare una città? Alla domanda risponde l’assessore all’urbanistica Benedetto Assaiante tracciando una sintesi delle operazioni di recupero e di rigenerazione urbana contemplate dal Piano.

“Essa si può dividere in tre grandi categorie – spiega l’assessore – la prima è il recupero e la riconversione di aree industriali e aree per servizi pubblici ormai vetuste e degradate. Tale riconversione è finalizzata alla creazione e al potenziamento all’interno della città consolidata di spazi attrezzature di uso pubblico. La seconda è la  riqualificazione dei centri storici, migliorandone  l’accessibilità e ricostruendo le unità tipologiche – morfologiche originarie in maniera da creare le condizioni per il recupero dell’identità insediativa di questi nuclei. Il terzo è la rigenerazione di quartieri residenziali sorti in modo spontaneo ed in cui la carenza dei servizi pubblici, la scarsa qualità edilizia dell’edificato e la mancanza di un disegno coerente sono gli elementi principali che ne segnano in modo inesorabile il degrado. Tutte queste operazioni vanno nella fondamentale direzione del contenimento del consumo di suolo, in cui la città cresce e si sviluppa su se stessa in modo stratigrafico ed in cui il meccanismo dell’erosione della campagna circostante viene contenuto al minimo indispensabile. È stato già chiarito più volte – aggiunge l’assessore – che il nuovo Piano Regolatore Generale è stato concepito come un insieme di interventi destinati non certo a trasformare la struttura della città, che ha ormai raggiunto una sua precisa funzionalità, ma a modificarla  per conferire ad essa una maggiore qualità. Ciò che si propone è quindi una sorta di manutenzione urbana avanzata, centrata sulla conservazione e sul restauro del patrimonio archeologico e storico, sul rinnovamento del patrimonio moderno, che potrà essere oggetto di ristrutturazioni, di rifusioni edilizie, di ricostruzioni e sul conferimento all’edificato delle caratteristiche proprie della sostenibilità, sul recupero e sul potenziamento dello spazio pubblico. Gli interventi di ampliamento, come le centralità metropolitane sono principalmente destinati al potenziamento degli aspetti pubblici della vita urbana, anche per quello che attiene i caratteri abitativi e gli scenari residenziali futuri. In sintesi – conclude Assaiante – ciò che motiva il nuovo Piano Regolatore Generale è una strategia di conferma della città attuale”.


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