SAVINA CAYLYN. CORTEO DI PROTESTA A PROCIDA

*Foto: ANSA.it*

Oltre 3000 persone hanno manifestato ieri al porto di Marina Grande di Procida, chiedendo  il ritorno a casa dell’equipaggio della Savina Caylyn di proprietà della società armatrice Fratelli D’Amato, sequestrato dai pirati somali lo scorso otto febbraio.

Numerosi gli interventi, tra questi la moglie del comandante Lubrano Lavadera, e quello di Nicola Verrecchia, figlio di Antonio Verrecchia, il direttore di macchine di Gaeta. I manifestanti a gran voce hanno scandito le parole “liberi subito”.


Trenta ragazzi si sono incatenati per protestare simbolicamente, invece gli esercizi commerciali hanno abbassato le serrande per un’ora, dalle 9 alle 10, mentre sui balconi venivano esposte lenzuola bianche come segno di solidarietà da parte della popolazioe. Durante la manifestazione pacifica si sono verificati anche attimi di tensione, alcune frange del movimento di protesta,  si sono riversate sui traghetti della Caremar, impedendo momentaneamente ai passeggeri di salire e scendere dai mezzi.

Il Vice Decano don Lello Ponticelli ha parlato a nome dei sacerdoti dell’isola e del cardinale Sepe.

Attimi di commozione quando viene diffusa la registrazione con la voce del comandante Lubrano Lavadera.