Massima attenzione nel basso Lazio per le condizioni del mare campano che secondo gli ultimi prelievi effetuati dall’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania (ARPAC), finalizzati ad accertare se i valori di coliformi fecali, indice di presenza in mare di scarichi non depurati, non regala troppe sorprese positive.
I dati bocciano, infatti, un quinto della costa regionale campana e i peggiori si registrano proprio lungo il litorale casertano, reso insicuro soprattutto per colpa dei Regi Lagni, che immettono a Castelvolturno grosse quantità di acque non depurate o contaminate da sversamenti abusivi. Divieto di balneazione, dunque, in tutta la zona, fatta eccezione per Pescopagano. Diversa la situazione nella vicina Mondragone, dove invece è possibile immergersi in acqua senza alcun rischio in circa metà della sua costa, tra cui Cellole e Sessa Aurunca.
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