Comparirà in aula, dopodomani, mercoledi 8 giugno, davanti al giudice del Tribunale di Latina-Sezione di Gaeta, Rosanna Brancaccio, S.V.C., il 22enne rumeno, residente a Itri ma attualmente detenuto presso il carcere di Frosinone, dove era stato rinchiuso in seguito alle indagini che lo hanno visto coinvolto nella scomparsa, il 2 dicembre dello scorso anno, della 20enne Mariana Mindru, la giovane rumena che viveva ad Alatri e che fu ritrovata, la notte dell’Immacolata, in un appartamento di Itri, nella centralissima via Balbo. Il giovane, dovrà rispondere, questa volta, di stalking, ripetutamente messo in atto ai danni di una 16enne, figlia di un rumeno e di una donna di Itri. I due, dopo essere stati fidanzati, si erano lasciati, in quanto la ragazza aveva voluto troncare il rapporto. Il 22enne, però, non ha mai accettato la decisione della minore e ha sistematicamente preso ad aspettarla alla fermata dell’autobus che lei prendeva per andare a scuola a Formia, a seguirla in via Civita Farnese, a farle giungere insistenti messaggi tesi a favorire una ricomposizione del rapporto interrotto. Stanchi di vedere la loro figlia “perseguitata”, i genitori hanno sporto denuncia presso la locale caserma dei carabinieri, facendo scattare, da parte dei militi del maresciallo comandante Giovanni Persico, le opportune indagini che, nel frattempo vedevano il 22enne finire in carcere per i fatti legati alla vicenda di Mariana Mindru. La famiglia della minore di Itri non si è mai costituita parte civile e, stando alle indiscrezioni raccolte tra i parenti, pare che i legali del rumeno stiano per esperire tutte le strade per una
composizione benevola della vicenda con la remissione della querela di parte.
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