***video***OPERAZIONE CONGIUNTA DELLA GUARDIA DI FINANZA DI AVERSA E DEL NUCLEO INVESTIGATIVO CARABINIERI DI LATINA

Militari della Guardia di Finanza di Aversa e del Nucleo Investigativo dell’Arma dei Carabinieri di Latina, nell’ambito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Latina, oggi hanno tratto in arresto, a Terracina, Sabaudia e Napoli, quattro soggetti ritenuti responsabili dei reati di usura, estorsione ed esercizio abusivo del credito, nonché sottoposto a sequestro beni immobili e disponibilità finanziarie per un valore superiore a 5 milioni di euro.


L’attività ha consentito di raccogliere numerosi elementi probatori nei confronti di Alfonso Ferrara, soggetto a capo di un sodalizio criminale dedito al compimento di numerose attività delittuose, dominus di un nota concessionaria di autoveicoli, divenuto referente, per il litorale pontino, di numerosi soggetti che, non trovando più accesso al credito ordinario presso istituti bancari, erano costretti a rivolgersi a lui per ottenere prestiti di somme di denaro per i quali sono stati riscontrati tassi usurari superiori anche al 400% annuo.

L’uomo si avvaleva della “collaborazione” di Fernando Cucchiarelli e di Damiano Pisani, che sollecitavano i debitori ad essere puntuali nei pagamenti, arrivando, in taluni casi, a minacciarli, laddove gli stessi, spesso costretti anche a cedere le proprie attività commerciali ovvero altre possidenze immobiliari, per evidenti difficoltà economiche, non riuscivano a rispettare le scadenze imposte.

L’esatto grado di coinvolgimento di Giuseppe Pannilunghi nell’ambito dell’attività usuraia è ancora da accertare compiutamente: il fermato aveva presentato ad uno degli indagati un commerciante di Sabaudia rimasto poi vittima de giro usuraio.
Le indagini hanno inoltre consentito di accertare che il Pannilunghi, con funzioni di addetto alla cassa cambiali presso il Comune di Sabaudia, ha finanziato, per scopi ancora da accertare, emittenti di cambiali prossime al protesto, evitando così l’elevazione dello stesso.

Le attività investigative sono così scaturite dalla denuncia di alcuni imprenditori ormai costretti nella morsa dei loro aguzzini, che, trovato il coraggio di confidare ai militari della Guardia di Finanza e dell’Arma dei Carabinieri il loro dramma, hanno fornito fondamentale contributo per debellare il sodalizio criminoso e porre le necessarie premesse per avviare gli accertamenti tesi ad aggredire ed espropriare i beni illecitamente acquisiti dal Ferrara, che formalmente risultava nullatenente.

In tal senso, le Fiamme Gialle aversane, in breve tempo, sono riuscite a ricondurre allo stesso la titolarità sostanziale di ben 6 appartamenti, due dei quali ubicati a Viareggio ed Olbia, 3 ville, 3 negozi e 2 proprietà immobiliari indicate a registro sotto la voce “autorimesse”.
Complessivamente la stima dei beni, effettuata applicando il valore minimo di mercato, è risultata superiore ai 5 milioni di euro.

Le Fiamme Gialle casertane, oltre a prevedere il blocco, presso le Conservatorie competenti per territorio, dei beni immobili oggetto del provvedimento di sequestro anticipato emesso dal Tribunale di Latina, hanno inoltre “congelato” 6 conti correnti bancari, 2 dei quali localizzati presso istituti di credito spagnoli, dove erano confluiti i proventi dell’attività illecita, nonché bloccate polizze di pegno e contratti assicurativi riconducibili sempre al Ferrara.