OPERAZIONE ANTIDROGA NEL BASSO LAZIO: I NOMI DEGLI ARRESTATI

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foto di archivio

***AGGIORNAMENTO***

Un´organizzazione criminale dedita al traffico di sostanze stupefacenti in tutto il Golfo sgominata dai carabinieri della compagnia di Formia. Un´operazione che l´Arma ha condotto tra Minturno, Santi Cosma e Damiano e Cassino a conclusione di una prolungata attività investigativa. A emettere l´ordinanza di custodia cautelare in carcere il Gip del Tribunale di Latina Lucia Aielli su richiesta del sostituto procuratore Giancristofaro. In manette sei persone: il 43enne minturnese C. G., il 24enne minturnese A. C., il 22enne sancosimese F. B., il 22enne minturnese G. D., il 33enne minturnese D. Q., il 38enne formiano A. Di G., già detenuto in carcere a Cassino per reati di droga e in attesa di giudizio. I sei sarebbero responsabili, in concorso tra loro, di un`intensa attività di spaccio di sostanze stupefacenti: cocaina ma anche eroina e hashish, effettuata tra Minturno e Santi Cosma e Damiano. Durante le operazioni di perquisizione domiciliare, inoltre, i militari hanno rinvenuto la somma di oltre sedicimila euro in contanti, custodita presso l´abitazione di una delle persone arrestate, secondo gli inquirenti provento della specifica attività delittuosa. Gli arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati tradotti presso le Case Circondariali di Latina e Cassino, mentre il denaro rinvenuto è stato posto sotto sequestro per gli ulteriori accertamenti. A quanto emerge, in tutta l´operazione sono state utilizzate intercettazioni telefoniche che non lascerebbero dubbi sull´attività del gruppo. Da queste sarebbe derivato anche l´arresto, il 14 luglio scorso, di Gi. D. sorpreso a cedere un grammo di cocaina proprio a Scauri. Secondo le indagini l´organizzazione sarebbe stata piuttosto ben strutturata e con a capo due figure: Galluzzi, titolare della pizzeria Grappoletta a Scauri, e Clemente. Importante sarebbe poi anche il ruolo svolto da Fabio Buonamano. Per quest´ultimo, figlio del più noto Domenico già condannato a 23 anni di reclusione per omicidio dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere e facente parte del Clan Mendico, si ricordi l´arresto di cui fu protagonista il 5 luglio 2007 a Santi Cosma e Damiano e di cui, a breve, si dovrebbe arrivare a un giudizio in primo grado. Nell´occasione, anche in quel caso le indagini furono di competenza del sostituto Giancristofaro, B. insieme ad altre quattro persone fu accusato di estorsione: per gli inquirenti chiedeva il pizzo («Questa è zona nostra e se volete andare avanti con i lavori dovete pagare il pizzo», avrebbe detto), al titolare di una proprietà a Grunuovo dove si stavano svolgendo dei lavori edili. Tornando all´operazione condotta dai carabinieri, pare che il gruppo si rifornisse di stupefacenti a Castelvolturno da un´organizzazione composta da nigeriani verso cui però, l´Arma non ha ancora agito forse aspettando ulteriori decisivi riscontri. Interrogatori di garanzia giovedì mattina a Latina alle 9.30. Ampio e qualificato il collegio di avvocati già incaricato di difendere i sei arrestati: Vincenzo Macari, Massimo Signore, Maurizio Faticoni, Pasquale Cardillo Cupo, Silvestro Conte.