GAETA, CONTROLLO DEL TERRITORIO AFFIDATO ALLA ITALPOL

*Il Comune di Gaeta*
*Il Comune di Gaeta*

Dopo il presidio armato dei litorali e la videosorveglianza di villette comunali ora arriva anche il controllo del territorio per l’agenzia di sicurezza privata Italpol nel Comune di Gaeta. Un nuovo affidamento per la società Italservizi 2007, controllata proprio dalla società con sede a Roma, è stato previsto con una determina dirigenziale nello scorso mese di giugno dal Comune di Gaeta. Una necessità che scaturisce da un organico ridotto oramai all’osso nel corpo di polizia locale che, nel periodo estivo, deve tuttavia affrontare una mole di lavoro che aumenta esponenzialmente di proporzioni in virtù della stagione turistica e balneare. E in questo senso contribuiscono all’emergenza i noti fatti giudiziari relativi al blocco nella pubblicazione di nuovi bandi per altre assunzioni nell’organico dei vigili urbani. Controversia complicata anche dalla scadenza, non prorogata, dei contratti stagionali dei vigili a tempo indeterminato. Che proprio per questo motivo hanno vinto il ricorso presentato di fronte al Tar ottenendo il blocco di nuovi concorsi.

E perciò, di fronte all’urgenza, è arrivato un nuovo affidamento che va dal 26 luglio al 25 agosto per le guardie giurate, per un importo complessivo di 3mila e 811 euro. Tecnicamente si tratta del potenziamento delle attività di controllo e accertamento: insomma viabilità e ordine pubblico nella zona medievale di Gaeta. Ancora un affidamento come detto, dopo, per restare tra quelli più recenti, quello arrivato sempre con una determina dirigenziale ad affidamento diretto per la sorveglianza delle villette comunali di Serapo, piazza Trieste e Gaeta Medievale. Una collaborazione triennale che viene sancita nel dicembre del 2011 per un importo complessivo di quasi 24mila euro. Anche se ad oggi il servizio di telecamere per la videosorveglianza non è ancora completamente operativo. Solo qualche installazione e comunque, nonostante ci sia già un regolamento di gestione degli impianti approvato in Consiglio comunale, ancora non è stata istituita una sala operativa di controllo delle telecamere. Insomma tutto fermo anche a causa dei ritardi nei lavori di messa a dimora degli impianti.


Ma l’affidamento più controverso, che scatenò una vera e propria sollevazione popolare con tanto di interrogazione parlamentare alla Camera dei Deputati, fu quello relativo alla sorveglianza armata sulla spiaggia dell’Arenauta. Un provvedimento dal valore complessivo di 15mila e 700 euro per due mesi di attività che, formalmente, fu messo in atto al fine di far rispettare ai bagnanti l’ordinanza sindacale di interdizione di un tratto di arenile soggetto al pericolo di crolli delle falesie sovrastanti secondo una relazione della Capitaneria di porto del 1996. Ma che di fatto vide le guardie giurate operanti in spiaggia, in collaborazione con vigili urbani e membri della Capitaneria di porto, intimare ai nudisti che occupavano l’ultimo tratto di arenile, come accade ormai da anni, di rivestirsi.

Insomma quello che può essere considerato, e quindi utilizzato, come un provvedimento di urgenza, relativamente alla possibilità di avvalersi di forze armate di agenzie private, per fenomeni straordinari e di emergenza, sembra assumere più i contorni di una consuetudine nel territorio comunale di Gaeta dove i vigilantes armati dell’Italpol e dell’Italservizi collaborano costantemente, dietro corrispettivo, con l’amministrazione comunale riguardo ai servizi di sicurezza da predisporre in città. E non solo.