Sanità, Simeone: “Santa Maria Goretti Dea di II livello forse a fine 2018”

Giuseppe Simeone

Nuovo decreto, nuove scadenze e vecchi impegni non mantenuti. Anche nel decreto firmato in questi giorni dal presidente della Regione Lazio Zingaretti sulla riorganizzazione della rete ospedaliera per il biennio 2017 – 2018 a sorprendere è solo la faccia tosta che si rinnova di atto in atto.” Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone

“In centottanta pagine, tra schede e allegati speravamo di leggere degli obiettivi raggiunti e di una nuova efficiente programmazione per gli anni che verranno. Invece, nero su bianco, sono elencati i fallimenti che questa giunta regionale ha collezionato dal 2013 ad oggi.”


“Una serie di schizofreniche azioni che, come scritto nelle premesse, “vedono come data di completa attuazione il 31 dicembre 2018”. Tra gli interventi  – continua Simeone – c’è la realizzazione e l’attivazione del Dea di II livello al Santa Maria Goretti di Latina. Passaggio che doveva essere completato, lo scriveva sempre Zingaretti nei vari decreti sulla riorganizzazione della rete ospedaliera, entro il 30 giugno 2015. Questo dimostra solo l’incapacità del presidente della Regione Lazio di mantenere fede agli impegni assunti perdendosi in mirabolanti voli pindarici che hanno quale unico risultato la costante presa in giro di cittadini e personale che opera nei nostri ospedali.”

“Sono quattro anni che sottolineiamo che senza interventi concreti, seri e mirati, contemplanti l’adeguamento strutturale e del personale, l’inserimento delle specialità necessarie alla realizzazione di un Dea di II livello, saremmo rimasti fermi alle chiacchiere. E, come volevasi dimostrare, le nostre parole non erano poi così campate in aria. Ancora più grave è il fatto che Zingaretti rimandi alla fine del 2018, quando i cittadini lo avranno mandato a casa, il raggiungimento di questi obiettivi scaricando su chi verrà l’onere di riparare al disastro che ha combinato in questi anni di non governo. Ancora una volta Zingaretti non è entrato nel merito della situazione. Non ha spiegato quali azioni intende mettere in atto per risolvere i nodi che affliggono la sanità nei territori e per contrastare la percezione negativa, dei cittadini rispetto alla qualità, entità ed efficienza dei servizi erogati. Se non risolviamo i problemi a monte siamo all’aria fritta.”

“Il Dea di II livello nel piano di riordino della rete ospedaliera – conclude Simeone – è indicato, di nuovo, peccato che, di nuovo, non si possa fare perché non c’è personale e non ci sono le strutture. Non ci sono le risorse né per gli interventi di implementazione della pianta organica nè tanto meno per la ristrutturazione e l’adeguamento edilizio. Dietro un Dea di II livello, che non si farà mai di questo passo, sono state cancellate le eccellenze, ridotti i posti letto, penalizzate eccellenze come quelle che l’ospedale di Formia, di Fondi e Terracina rappresentano e per i quali anche in questo nuovo atto farsa non viene citato un solo intervento migliorativo dimenticando che sono questi presidi e chi ci lavora, tra mille sacrifici, a garantire nella realtà una assistenza territoriale tangibile e vicina ai cittadini. Attendiamo anche noi con ansia il 2018 tanto caro a Zingaretti ma solo per vedere i cittadini voltare pagina”.