Elezioni a Gaeta, Magliozzi propone: “assessorati al turismo e lavoro”

Nelle scorse settimane è intervenuto per denunciare un’emergenza lavoro a Gaeta. Cosa può fare un sindaco per intervenire su quello che di solito viene considerato un problema nazionale?

Già in passato, nella mia consiliatura, ho sempre riposto molta attenzione alle problematiche legate al lavoro e mi sono prodigato per i miei concittadini in difficoltà lavorativa. Oggi, già nel primo anno, si potrebbero creare almeno 150 posti di lavoro, adottando servizi presso il porto a carico dell’autorità portuale che, non dobbiamo ignorare, percepisce 3 milioni di euro l’anno dalle tasse che pagano le navi che arrivano a Gaeta; servizi, peraltro, che l’Autorità già rende a Civitavecchia: pulizia del mare, pulizia dei piazzali, piccole riparazioni e attenzione alla viabilità all’interno del porto.


Quali sono altre politiche di sviluppo per il territorio che ha inserito nel suo programma elettorale?

Oltre agli assessorati canonici ho intenzione di istituire 2 deleghe ad hoc: l’assessorato al Turismo e le Politiche del lavoro, di cui la nostra città già da tempo avrebbe dovuto avvalersi. Ritengo siano necessarie e indispensabili per assicurare tutela e sviluppo alla nostra città.

Lei e Mitrano si può affermare veniate dalla stessa estrazione politica. Pensa che gli elettori possano trovarsi in difficoltà a scegliere tra voi due?

Ritengo che io e Mitrano, pur venendo dalla stessa estrazione politica, siamo due persone completamente differenti. Inoltre, già dal 2012 non ho più rapporti con il centro-destra. Corro da indipendente e tutte le liste che mi appoggeranno sono liste civiche, senza alcun riferimento partitico. Ciò nonostante, seguo sempre con molta attenzione le dinamiche a livello nazionale.

Siete in otto a concorrere per la carica di sindaco, un numero apparentemente molto alto, anche se mancano ancora le raccolte firme e dunque l’ufficializzazione. Tra questi in quanti pensa abbiano possibilità concrete di sedere sullo scranno più alto?

È giusto che tutti giochino la loro partita ed abbiamo l’aspirazione a diventare sindaco; credo però che soltanto Mitrano non abbia le doti per amministrare una città, in quanto troppo solista e poco incline ad una dialettica democratica. Sia d’esempio quanto accaduto nel corso dell’ultimo consiglio comunale sull’approvazione del bilancio. La maggioranza ha fatto in modo di far passare il bilancio senza discussione; un atto così delicato e fondamentale fatto passare così è indice di poca democrazia ed evidenzia, ancora una volta, l’inadeguatezza di questo sindaco e della sua squadra di governo.