Crisi di maggioranza a Formia, Forza Italia: “Noi resteremo a guardare”

Il Comune di Formia

Si aspetta. E l’attesa è snervante per Formia, per quanti vogliono sapere cosa succederà a livello politico-amministrativo in città. Chi tradirà, chi sarà coerente… se ci saranno giochi di potere e alla fine a chi spetterà il governo della città per il prossimo anno e mezzo: amministrazione Bartolomeo o commissario prefettizio?

Al momento nessun dubbio è sciolto. Si vive con il fiato sospeso il susseguirsi di incontri che non sembra abbiano aiutato a trovare la soluzione.


La crisi dell’amministrazione guidata dal sindaco Sandro Bartolomeo porta con sé tante conseguenze. Soprattutto la ricerca di ripensamenti tra consiglieri di maggioranza che hanno preso le distanze dalle scelte amministrative assunte, soprattutto in sede di bilancio.

La maggioranza “sopravvissuta” quella che ha espresso solidarietà al primo cittadino non sembra, per così dire, “trovare la quadra”. Seppure prosegue a lavorare.

L’idea che Forza Italia potesse lasciare i banchi di opposizione per sedere su quelli di maggioranza è andata via via spegnendosi. Anzi, al momento non ci sono dubbi: non accadrà.

Da una parte il sindaco Bartolomeo ha la volontà ferma – così come espresso nella conferenza stampa in cui ha dato comunicazioni delle sue dimissioni – di ricercare i numeri tra i “suoi“ uomini; dall’altra Forza Italia non ha alcuna intenzione di cambiare posizione all’interno del Consiglio comunale.

“E’ una crisi che – dice il consigliere regionale di Forza Italia Giuseppe Simeone – riguarda la maggioranza e nessun altro. Forza Italia non può che essere spettatrice nel rispetto del voto espresso dagli elettori che hanno scelto la squadra di governo e di conseguenza ci hanno voluto in opposizione”.

Per avere contezza del pensiero dei consiglieri comunali di Fi di Formia – Erasmo Picano, Gianluca Taddeo, Carla Ciano e Salvatore Forte -, Simeone, li ha incontrati nei giorni scorsi e li ha trovati d’accordo sull’opportunità di “restare a guardare. Purtroppo – conclude il consigliere regionale – quel che è successo è solo l’epilogo di una situazione interna di maggioranza annunciata che è sfociata nella non approvazione del bilancio”.