Settimana nazionale della prevenzione oncologica: l’importanza dell’alimentazione

Dal 18 al 26 marzo si terrà la Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica 2017 che ha come obiettivi: sensibilizzare la popolazione sui corretti stili di vita, lotta al tabagismo, educazione alla corretta alimentazione e all’attività fisica, informare i destinatari sull’importanza degli screening oncologici, coinvolgere il pubblico sulle tematiche della prevenzione oncologica.

Lucia Testa
Lucia Testa

Lucia Testa, dottoressa magistrale in Scienze dell’Alimentazione e della Nutrizione Umana, in qualità di biologa nutrizionista, a scopo preventivo, promuove uno stile di vita che rispetti i canoni della dieta mediterranea.


“Sono certa, – dice la professionista di Castelforte – della validità di questo modello nutrizionale per diversi motivi tutti importanti e scientificamente accertati. Uno di questi è la correlazione tra i prodotti della dieta mediterranea e la prevenzione dei tumori. Ecco perché sono anche volontaria della LILT (Lega Italiana Lotta ai Tumori)”

CREDE CHE IL CIBO POSSA ESSERE DI AIUTO ALLA PREVENZIONE ONCOLOGICA?
Assolutamente sì! Dal cibo riusciamo ad ottenere tutti i macro e micronutrienti di cui necessitiamo. Già solo questo significa fare prevenzione. Mi spiego meglio. Scegliendo un’alimentazione il più possibile varia, affidandoci alla stagionalità dei prodotti, seguendo poche e semplici indicazioni che si riferiscono anche al momento specifico del pasto (masticare bene, senza non avere fretta, scegliere l’olio extravergine di oliva, diminuire il consumo di sale) abbiamo la possibilità di preferire il benessere. Ma non solo…

CHE INTENDE?
Penso che il cibo non sia solo un fattore preventivo, ma che possa aiutare anche durante il corso della patologia già diagnosticata.

COME?
Non parlo di alimenti antineoplastici, ma di una dieta ben equilibrata. Con un maggior introito di alimenti di origine vegetale (circa l’80%) si può parlare di effetto antineoplastico. Mi riferisco ai tumori alla prostata e al seno, ad esempio, correlati anche all’assetto ormonale. Per “effetto antineoplastico” intendo il miglioramento della massa magra grazie al consumo di alimenti vegetali, a discapito della massa grassa, che tende ad aumentare con alimenti animali.
Quando si ha una maggiore percentuale di massa grassa, si facilitano tutti gli eventi dell’insorgenza e del decorso della patologia tumorale. Quindi in questo senso capite bene che si, il cibo occupa un posto rilevante.

QUALI ALIMENTI?
Io mi affido sempre alla dieta mediterranea. Guardate la piramide alimentare, gli alimenti alla base sono i più indicati. Olio extravergine di oliva e qualsiasi cosa di stagione, eliminate il sale, usate il limone, gli aromi, tanta attenzione anche allo zucchero e ai cibi raffinati, se vi piace l’integrale preferitelo, altrimenti decidete di variare, alternate il più possibile. Attenzione alle “mode alimentari”, affidatevi ad una notizia validata scientificamente (la Dieta Mediterranea è una di queste).

COSA CONSIGLIA QUINDI?
Fate prevenzione, continuamente. È uno stile di vita. Alle mamme dico di incentivare i propri figli a mangiare frutta e verdura, se si dimostrano restii, spendete un po’ più di tempo e magari presentate la mela tagliata in modo particolare, buffo. Ai papà dico di aiutare le mamme. Ai ragazzi e alle ragazze dico di non evitare l’aperitivo ma di imparare a gestirsi, di imparare la giusta misura, di informarsi. Non abbiate fretta di avere risultati visibili nel più breve tempo possibile, di tanto in tanto fermatevi e prendete il percorso migliore.
Non significa rinunciare, significa scegliere l’alternativa.