Paziente deceduta per choc emorragico, imputato un medico

Omicidio colposo. Con quest’accusa il pm Daria Monsurrò ha chiesto il rinvio a giudizio del dott. Francesco Allegra, 68enne romano. Secondo gli inquirenti, nel corso di un intervento chirurgico eseguito a Latina, il 21 marzo 2013, su una paziente, Luigina Galli, volto a rimuovere una protesi infetta all’anca destra della donna, si era verificato un sanguinamento abbondante, a cui era seguito uno choc emorragico risultato fatale alla paziente.

Alla luce della consulenza medico legale disposta dopo la denuncia presentata ai carabinieri dai familiari della vittima, il pm Monsurrò ha ritenuto che le condizioni particolari della paziente deceduta avrebbero richiesto una serie di esami prima di compiere l’intervento, per approfondire la situazione vascolare della donna ed evitare così lesioni nel corso dell’operazione. Per gli inquirenti, inoltre, l’imputato non avrebbe chiesto, durante l’intervento, considerando l’alta probabilità di problematiche emorragiche, la disponibilità di un radiologo interventista o di un chirurgo vascolare e, all’insorgere del sanguinamento massivo, avrebbe ulteriormente errato interrompendo l’operazione e rimandando la donna in reparto, nonostante ci fosse un’emorragia in atto e il sanguinamento non fosse stato arginato.


A decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio del medico, dopo aver fatto slittare l’udienza al 3 maggio per un difetto di notifica, sarà il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Pierpaolo Bortone. E i familiari della vittima hanno già preannunciato di volersi costituire parte civile.