Formia Piano Asl, la funzione pubblica della Uil chiede la modifica

L'ospedale Dono Svizzero di Formia

Maggiori autonomie e minori centralizzazioni. E poi quelle emergenze di sempre non considerate: carenza di mezzi e soprattutto di risorse umane. La Funzione pubblica della Uil chiede la modifica del nuovo atto aziendale dell’Asl, definito “troppo penalizzante” per una sanità del Golfo che, produce tanto in termini di servizi e di efficienza, ma sempre fanalino di coda per quanto riguarda il personale.

Sono severe le censure che la Funzione Pubblica della Uil di Latina avanza nei confronti del nuovo atto aziendale dell’Asl per quanto riguarda il pianeta sanità del sud-pontino. E’ stato considerato un documento blindato, del tipo “prendere o lasciare”, alla luce delle esigue disponibilità finanziarie e delle rigide imposizioni regionali. Continie una serie di rivoluzionarie teorie organizzative – come la domiciliarizzazione, gli ospedali Territoriali, la casa della Salute, l’integrazione Socio Assistenziale e le aree omogenee assistenziali – che, mentre rappresentano apparentemente la panacea di tutte le reali problematiche sanitarie dei cittadini e dei lavoratori – in concreto non riempiono le famose caselle dei necessari contenuti quali sono idonei strumenti tecnologici e le sufficienti risorse umane.


La Funzione pubblica della Uil di Latina chiede, pertanto la modifica dell’atto aziendale presentato ai sindaci pontini perchè molte realtà territoriali, come il Golfo, sono penalizzate per la mancanza di autonomia gestionale con la conseguenza che diversi servizi, subendo non poche problematiche organizzative dovranno dipendere quotidianamente da Latina. E se la produttività nei servizi sanitari del sud-pontino è al top, rispetto al capuologo pontino si ha la metà delle risorse umane e tecnologiche.