Il giudice Cananzi a Formia per parlare della Riforma Costituzionale

Si è svolto domenica pomeriggio nell’aula magna dell’ITE Filangieri di Formia l’incontro organizzato dall’Azione Cattolica delle parrocchie di Formia sui contenuti del referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre 2016.

Referendum Cananzi Formia “Verso il referendum… da cittadini protagonisti”, questo il titolo dell’incontro assolutamente super partes e puramente illustrativo nel cui merito è intervenuto il giudice, membro del Consiglio Superiore della Magistratura Francesco Cananzi. Per chi si attendeva un’indicazione di voto verso il “Sì” o per il “No”, probabilmente ne sarà rimasto deluso, ma lo spirito era completamente diverso. Gli organizzatori, spinti dalle richieste pressanti dei gruppi adulti dell’Azione Cattolica locale, hanno voluto organizzare un convegno che permettesse a tutti di comprendere quali sono i contenuti della riforma costituzionale, per votare consapevolmente il prossimo 4 dicembre.


Tante le tematiche sulle quali il giudice Cananzi è intervenuto con una serietà e chiarezza degni dello spessore culturale e del ruolo professionale che ricopre. Il membro del Csm è partito da lontano, facendo un cenno all’Assemblea Costituente, per toccare tutti i tentativi concreti che hanno portato la classe politica italiana a confrontarsi sull’ipotesi della modifica della seconda parte della Carta dagli anni ’60 ad oggi.

Referendum Cananzi Formia 2Uno dei passaggi più tecnici, ma anche più acuti del relatore, va riscontrato nella fase centrale dell’intervento quando ha illustrato ampiamente sia quali sarebbero i cambiamenti istituzionali che le principali posizioni del “Sì” e del “No” sul superamento del bicameralismo paritario e sulla modifica del Titolo V. Anche altre le tematiche affrontante e rientranti all’interno della revisione dei 46 articoli dei 139 della Costituzione. Tra i principali vanno sicuramente citati gli strumenti di democrazia diretta come ad esempio l’istituto del referendum e le leggi di iniziativa popolare, ma anche le peculiarità e i dubbi oggettivi che risiedono in alcune novità costituzionali, previste ma non regolamentate come lo statuto delle opposizioni e la composizione del nuovo Senato.

Tante anche le domande, osservazioni e dubbi emersi da un pubblico numeroso e molto attento che ci ha tenuto in più occasioni a ringraziare il giudice Cananzi per lo sforzo di essere stato il meno tecnico possibile e per ovvi motivi professionali e di circostanza, lontano dalle posizioni consolidate pro o contro la riforma stessa.

“Dobbiamo prendere questa come un’occasione – ha dichiarato il componente del Csm -. Un’opportunità per rileggere e comprendere la nostra Costituzione e fare in modo, che al di là di come andrà il Referendum, quel testo sia sempre il punto di partenza del nostro vivere sociale”.