Battesimo a Suio per figlio di Vendola, Arcivescovo: “In linea con parole del Papa”

Tanto rumore per nulla. Il neo arcivescovo di Gaeta, Monsignor Luigi Vari, è stato costretto in queste ore ad indossare i panni del pompiere per spegnere le fiamme delle polemiche sollevate, soprattutto sulla rete, dopo la decisione della Curia di autorizzare lo svolgimento del battesimo di Tobia, il figlio di Nicky Vendola e del suo compagno Eddy Testa avuto in Canada con la tecnica della maternità surrogata grazie a una donatrice di 29 anni.

La funzione religiosa si sarebbe dovuta svolgere in occasione della messa Vespertina di sabato nella più frequentata chiesa del Buon Rimedio a Suio valle ma, poi, è stata prescelta – a quanto pare per motivi di opportunità – quella parrocchiale, più intima, di San Michele Arcangelo, nel centro storico di Suio alto, frazione termale di Castelforte, a poca distanza dal casolare di campagna di proprietà della famiglia di Eddy Testa, il padre biologico del Tobia.


Nichi Vendola all'uscita dalla Chiesa
Nichi Vendola all’uscita dalla Chiesa

La cerimonia per la cronaca è stata officiata, alla presenza dei familiari più stretti e di pochi e fidati amici dell’ex governatore della Puglia e del compagno di origini castelfortesi, dal parroco di Suio, don Natalino Di Rienzo che, specificando subito di non voler rilasciare alcuna dichiarazione ufficiale per il “rispetto della privacy” dei due genitori omosessuali del bambino, aveva chiarito che il sacramento era stato impartito nel “pieno rispetti de canoni della Chiesa Cattolica”.

L'arcivescovo Luigi Vari
L’arcivescovo Luigi Vari

LA POSIZIONE DELL’ARCIVESCOVO – E questa posizione è stata ribadita dal neo arcivescovo di Gaeta, Monsignor Luigi Vari che, avvicinato dai cronisti presenti durante la concomitante ordinazione in Cattedrale di un nuovo sacerdote della Chiesa del Golfo, don Alessio Tomao, ha subito osservato di essere stato informato da giorni sullo svolgimento del bambino del figlio nato in Canada e di aver autorizzato la cerimonia “perché in linea con quello che dice papa Francesco, cioè di non creare nuovi atei. Il Codice di Diritto Canonico, tra l’altro, – ha aggiunto il neo arcivescovo di Gaeta -, come prevede l’accoglienza per i divorziati lo fa anche per situazioni del genere e la prima cosa è quella di tutelare i bambini”.  Al neo presule della Chiesa del Golfo ha fatto molto piacere, inoltre, che i cattolicissimi ex segretario nazionale di Sinistra ecologia e libertà e il suo compagno – ha studiato presso la Concordia University di Montreal e alla Ottawa University, prima di specializzarsi ad Urbino in design e comunicazione – abbiano chiesto di seguire un corso di preparazione per il battesimo del loro figlio che, svolto con le regole previste dal vigente Codice di Diritto Canonico, ha fatto notizia per essere il primo, in provincia di Latina, voluto da una coppia omosessuale.

Del resto anche i padrini del piccolo Tobia sono state due persone “normali e di profonda fede”, un uomo ed una donna, regolarmente sposati con il rito cattolico, amici di vecchia data di Eddy Testa e, da qualche anno, di Nichi Vendola.

NESSUNA POLEMICA E UNA VITA TRANQUILLA – La scelta dell’uomo politico pugliese di diventare padre era stata accompagnata da feroci polemiche nella terra natale al punto da scegliere quale nuova residenza la bella villa della famiglia Testa nelle campagne tra Castelforte e Santi Cosma e Damiano. Lo aveva fatto per stare lontano dagli occhi indiscreti di curiosi e giornalisti. La coppia ha cominciato a vivere una vivere una vita normalissima, avvistata quest’estate sulla spiaggia del villaggio turistico dell’Aenae’s Landing di Gaeta o in un supermercato di Marina di Minturno durante l’acquisto di una confezione di pannolini. Scene immortalate dai potenti “cannoni” di fotorepertor delle più vendute riviste “rosa” italiane e, ora, condivise oltre Tevere anche da papa Bergoglio