Mafie in provincia di Latina, il Questore in Commissione Antimafia

Mafie nel Lazio

In provincia di Latina la presenza delle mafie è forte. Gli affari criminali sono stati divisi tra camorra, ‘ndrangheta, cosa nostra e rom. Clan pericolosi, troppo spesso sottovalutati, davanti ai quali le istituzioni hanno anche girato la testa dall’altra parte o addirittura strizzato l’occhio. Questo il quadro, decisamente a tinte fosche, tracciato dal questore di Latina, Giuseppe De Matteis, davanti alla commissione parlamentare antimafia.

L’ANALISI


Il questore di Latina De Matteis
Il questore di Latina De Matteis

Nel corso dell’audizione (Qui l’audio), in parte secretata, De Matteis ha descritto un territorio da lui studiato a fondo negli ultimi due anni, dal momento in cui si è insediato in questura, specificando subito che, sul fronte criminale, la terra pontina rappresenta un unicum nel suo genere.

Palazzo San Macuto a Roma dove si riunisce la Commissione
Palazzo San Macuto a Roma dove si riunisce la Commissione

“Oltre la metà della popolazione – ha evidenziato il poliziotto numero uno – si è aggiunta a quella preesistente nel corso degli ultimi ottanta anni; gente proveniente da tutte le parti d’Italia, che ha portato il numero di abitanti a 600mila, che nel periodo estivo diventano oltre due milioni e mezzo. Si tratta – ha aggiunto – di una provincia che soffre della contiguità territoriale con le province di Caserta e Napoli e che, a partire dagli anni ’50, ha visto arrivare in soggiorno obbligato moltissimi soggetti appartenenti a varie organizzazioni criminali, tutti soggetti di serie A. E ognuno di loro ha creato una sua cellula. Si può così affermare, senza se e senza ma, che in provincia di Latina non c’è solo la camorra, ma ci sono anche ‘ndrangheta e mafia siciliana”.

 

A PAGINA 2 “LA SPARTIZIONE DEL TERRITORIO” E GLI “EQUILIBRI”