Lo Yacht Med Festival ospita Riccado Ascani e il suo “Oceani”

Giovedì 28 aprile, presso il Palco Molo Sanità, il compositore Riccardo Ascani sarà ospite dello Yacht Med Festival con il suo “Flamenco jazz chillout quartet” per presentare il suo nuovo album “Oceani”.

“Oceani”, ultimo album di Riccardo Ascani, musicista di fama internazionale e naturalista subacqueo, è un progetto musicale che vuole porre l’attenzione mediante la musica verso un tema assai drammatico ed attuale quale è l’inquinamento del mare in tutti i suoi molteplici aspetti. L’Ecosistema marino si regge su equilibri assai delicati che influenzano a loro volta la salute di tutto il Pianeta, l’introduzione da parte dell’uomo di sostanze tossiche direttamente nel mare o attraverso i fiumi, alcuni tipi di pesca come la pesca a strascico ed i prelievi dal fondo marino di minerali e di idrocarburi che danneggiano i fondali e le comunità bentoniche, la alterazione delle coste dovuta alla costruzione incauta di moli e porti, l’introduzione in alcuni bacini di specie estranee e competitrici trasportate attraverso le chiglie delle navi o le stesse reti da pesca, sono solamente alcuni degli aspetti negativi che caratterizzano il cattivo rapporto tra umanità e mare.


Dall’altra parte esiste il mare di fronte al quale ogni uomo è pervaso da un incredibile senso di libertà, il mare come fonte di ispirazione per illustri poeti e scrittori da Omero fino a Baricco passando per Conrad ed Hemingway.

Nel concerto dal vivo di “Oceani” viene suonato tutto l’album traccia per traccia. Il primo brano “Cuentos de la sirena” ci racconta in musica il canto delle sirene così come ci viene descritto nell’Odissea, nel secondo brano “Reflejos theme” le dolci melodie della chitarra e gli arpeggi ci ricordano una breve poesia di Federico Garcia Lorca: “Il mare, sorride da lontano, denti di spuma…labbra di cielo”, il terzo brano “Mar del Caribe” si ispira al romanzo “Il vecchio ed il mare” di Ernest Hemingway ambientato appunto nei Caraibi di Cuba, il quarto brano “Oceani” descrive come da un unico oceano, la Panthalassa, si siano evoluti, grazie alla deriva dei Continenti i tre Oceani attuali, Pacifico, Atlantico ed Indiano, il quinto brano “Mistral” ci parla del Maestrale il vento che gli antichi romani chiamavano “Magistralis” in quanto Maestro e despota del Mediterraneo, il sesto brano “Last Whale” (L’ultima Balena) condanna a suon di note la spietata caccia alle balene ed ai Cetacei in generale, caccia che ha portato alcune specie come la Balena grigia a forte rischio di estinzione, il settimo brano “Red Sea” ci descrive
il Mar Rosso, il mare dell’Antico Testamento, ponte tra culture millenarie ed oggi luogo di alto rischio per motivi politici e religiosi.

Conclude l’album “L’animo di Odisseo” che vuole descrivere in musica il sentimento di nostalgia di Ulisse che pur rappresentando l’esploratore tipo, l’uomo assetato di nuove conoscenze ed avventure, vorrebbe ritornare alla sua amata terra, Itaca e riabbracciare la sua amata Penelope. L’apertura del concerto viene poi effettuata con un brano dal titolo “Atlantide” che attraverso gli arpeggi della chitarra e le melodie del sax ci fa immaginare la leggendaria città sommersa raccontata da Platone nei dialoghi Timeo e Crizia nel IV secolo a.C.

RICCARDO ASCANI: chitarra flamenca chitarra fretless e compositore
ROBERTO IPPOLITI: seconda chitarra
ATTILIO CELONA: percussioni e sequencer
ANTONIO AUCELLO: sassofoni