Laziomar, un privato che vive di contributi pubblici

Il Laura
Il Laura

Un’agonia. E’ il commento ricorrente quando si chiede conto a un isolano della qualità del trasporto Laziomar da e verso le isole di Ponza e Ventotene. Esagerazioni? Forse no. Solo ieri, a conferma dell’impressione raccolta, ancora una volta i viaggiatori diretti a Ponza hanno dovuto subire l’ennesimo ritardo sulla linea, questa volta dovuto alla rottura di un motore dell’unità “veloce” Laura. Non il primo problema rilevato in realtà. E non solo su questo mezzo.

Raffaele Aiello
Raffaele Aiello

Da quando la Laziomar pubblica è diventata di fatto privata nel 2014, infatti, gli episodi si sono moltiplicati sulla flotta oggi gestita dalla Compagnia Laziale di Navigazione, la società privata composta da SNAV, Medmar, Alilauro, Alilauro Grusom e Alicost (Contratto di servizio Laziomar), amministratore delegato Raffaele Aiello, che nel settembre 2012 si aggiudicò per dieci anni l’appalto bandito dalla Regione Lazio, 12,7 milioni di valore per i trasporti con le isole pontine grazie a un’offerta che presentava un ribasso di circa il 25% (poi tornati a 12,7 con delle corse aggiuntive), tra l’altro superando indenne nel dicembre 2013 il ricorso al Tar di Latina della concorrente Vetor.


Il Quirino "ribattezzato" nella fiancata da alcuni goliarcidi isolani a seguito dei numerosi disagi
Il Quirino “ribattezzato” nella fiancata da alcuni goliarcidi isolani a seguito dei numerosi disagi

Così portando a termine il percorso di privatizzazione avviato intorno al 2006 dal Governo presieduto dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Una privatizzazione che a ben vedere, però, pare essere avvenuta in modo quanto meno imperfetto considerato in particolare che, attualmente, la Regione versa quasi 13 milioni di euro annui in contributi alla società di trasporti.

Gianluigi Aponte
Gianluigi Aponte

DA PUBBLICO A PRIVATO – Nel 2009 la Caremar passa dalla gestione ministeriale a quella regionale e, poi, nel 2013, viene ceduta alla Snav-Rfim di Gianluigi Aponte. Proprio l’anno scorso la Commissione Europea, ne dà notizia Il Fatto Quotidiano, apre un’indagine sui presunti aiuti di Stato alla Caremar, di cui avevamo raccontato nell’ottobre scorso ricordando come gli attori fossero gli stessi della cessione di Laziomar a privati.

Andando oltre, è molto più recente, solo di qualche giorno fa, l’interrogazione regionale a risposta scritta avanzata da Silvana Denicolò e Gaia Pernarella, consiglieri regionali del M5S Lazio che, proprio ieri, avrebbe fatto “correre” in Regione Lazio il sindaco Piero Vigorelli (da segnalare che erano assenti rappresentanti di Ventotene anche loro interessati alla questione ndr).

Silvana Denicolò
Silvana Denicolò

La cessione – ha dichiarato a margine dell’interrogazione la Denicolò – si basava sull’impegno da parte della nuova società con l’assessore alla mobilità Civita e i sindacati di mantenere gli stessi livelli occupazionali, circostanza smentita dai fatti, vista la crisi occupazionale vissuta dai lavoratori ex Laziomar causata dalla decisione della nuova società di dimezzare la flotta in servizio. 

Il Quirino ora marchiato Medmar
Il Quirino ora marchiato Medmar

Delle 4 imbarcazioni che collegavano le isole con la terraferma – ha aggiunto l’esponente Cinque Stelle -, una è stata ‘affittata’ alla compagnia Medmar ed è in navigazione nel Golfo di Napoli e due hanno bisogno di interventi urgenti, come dimostrato dalle avarie che si sono verificate negli ultimi mesi causando disagi nella popolazione. Visto che la regione sborsa quasi 13 milioni di euro l’anno per questo servizio e che era stato siglato un accordo con Civita che non si sta rispettando, vogliamo sapere dalla Giunta cosa vuole fare per obbligare Laziomar a rispettare gli impegni presi e migliorare il servizio di navigazione e se la Regione ha intenzione di verificare se i soldi erogati a Laziomar siano veramente usati secondo i termini del contratto di servizio e non per favorire altre società che operano fuori dal Lazio“.

La lettera inviata da Laziomar ai sindacati il 23 marzo (apri per leggere)
La lettera inviata da Laziomar ai sindacati il 23 marzo (clicca sopra per leggere)

OCCUPAZIONE, UN DIBATTITO BOLLENTE – Proprio sul fronte occupazionale, a riprova che la situazione resta piuttosto agitata, mentre molti marittimi soprattutto isolani restano invece a terra, il 23 marzo il direttore generale Laziomar Michele Lauro, dopo l’incontro andato disertato e a seguito della decisione unilaterale di disdetta degli accordi aziendali esistenti, dando inoltre un termine al 31 marzo per la loro decadenza, scrive e riconvoca le segreterie regionali Filt Cgil – Fit Cisl – Uiltrasporti “per definire il nuovo contratto collettivo di secondo livello”.

La risposta dei sindacati a Laziomar il 31 marzo (clicca sopra per leggere)
La risposta dei sindacati a Laziomar il 31 marzo (clicca sopra per leggere)

Una forzatura a cui le organizzazioni sindacali hanno risposto proprio l’ultimo giorno del mese scorso affermando tra l’altro: “Gli aspetti organizzativi e i relativi trattamenti economici del personale proveniente dalla ex Laziomar pubblica sono regolati e disciplinati dagli accordi sindacali sottoscritti da entrambe le parti, in Regione Lazio, all’atto della privatizzazione e garantiti dalla Regione medesima, per cui, anche in presenza del nuovo contratto collettivo di lavoro essi sono tutelati e disponibili solo per essere rivisitati nell’ottica del loro miglioramento, per tanto ci appare strana la disdetta degli accordi di secondo livello in quanto irricevibile e altrettanto strana la fretta con la quale ci ponete limiti temporali”. E ancora: “Non possiamo accettare il tono minaccioso della vostra lettera”, “Rammentiamo che il vostro continuo atteggiamento a pagare le spettanze ai lavoratori con sensibili ritardi non solo irrita e predispone il personale malissimo nei vostri confronti ma non aiuta neppure per la ricerca di possibili intese sindacali”.

Il Quirino (ancora marchiato Laziomar) fotografato l'8 agosto del 2015 mentre è in panne
Il Quirino (ancora marchiato Laziomar) fotografato il 16 agosto del 2015 mentre è in panne

E precisano: “La contrattazione di secondo livello, per quanto ci riguarda, deve essere fatta per quei lavoratori che ne sono sprovvisti. Abbiamo bisogno di conoscere l’assetto nautico definitivo della Società per poter definire un organico aziendale. Siamo contrari alla pratica del noleggio a scafo armato per i mezzi nautici non di proprietà della Società e di noleggio a scafo nudo per i mezzi di proprietà della stessa: una Società di Navigazione degna di questo nome, non si comporta in questo modo“.

Incontro tra le due parti fissato a Napoli per l’8 aprile.

L’INTERVISTA – Su questo e su altro, abbiamo intervistato il comandante Giacomo Leccese (il 3 aprile ndr), da tre anni in pensione e con quarantadue anni di navigazione sulle rotte verso le isole pontine. Un punto di vista indipendente che riteniamo possa aggiungere interessanti argomenti al dibattito in corso e, magari, accrescere la trasparenza su una società privata il cui fatturato però, a quanto pare, è costituito per lo più da contributi pubblici.

LAZIOMAR: QUI L’INTERVISTA RILASCIATACI NEL MAGGIO 2015 DAL SINDACO PIERO VIGORELLI