Lavoratori della Laziomar in agitazione: Ponza e Ventotene penalizzate

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Hanno informato il Prefetto di Latina, i sindaci di Ponza e Ventotene, la Federlinea e la compagnia di navigazione Laziomar oltre, ovviamente, la Capitanieria di porto.

Le segreterie Filt, Cgil, Fit, Cisl e Uiltrasporti hanno annunciato in nome e per conto di tutti i lavoratori lo stato di agitazione.


Visto il grave atteggiamento della Dirigenza della Società a non voler trovare soluzione adeguate, nel rispetto degli accordi sottoscritti in Regione Lazio, in riferimento all’impiego dei lavoratori marittimi Laziomar sulle navi adibite alle linee di navigazione delle Isole Pontine, coperte da sovvenzioni statali e regionali, ma al contrario si ostina, con artefizi sia di nuovi turni di lavoro che di imbarchi e sbarchi, a volerli impiegare solo su due unità delle quattro in servizio, con grave nocumento sia di impiego che di salario, creando disagi e malcontento tra i lavoratori”.

Le sigle sindacali lamentano le mancanze dell’azienda.

Tenuto conto altresì del cronico ritardo riguardo alla erogazione degli stipendi, di cui ancora a tutt’oggi non vi è certezza della data di erogazione dei quelli spettanti del mese in corso.

Ritenuto che tali comportamenti, oltre a creare enormi difficoltà economiche a tutto il personale impiegato, creano anche difficoltà nello svolgimento del servizio e  motivo di forte preoccupazione per lo stesso, per quanto:

dichiarano, a partire dalla data odierna, lo stato di agitazione di tutto il personale marittimo della Laziomar, con effettuazioni di assemblee informative agli equipaggi  delle navi all’inizio di ogni partenza, con un presumibile ritardo delle stesse di circa  due ore su ogni singola partenza, riservandosi sin d’ora di attivare tutte le altre azioni di lotta sindacale al fine della tutela e salvaguardia dei livelli economici e contrattuali  di tutti i lavoratori.

In attesa della immediata convocazione, nei tempi previsti per le procedure di raffreddamento, si porgono distinti saluti”.

La notizia si è diffusa rapidamente sulle isole creando non poche preoccupazioni tra gli isolani che ritengono già di dover subire “disagi, quasi quotidiani, nei collegamenti”.