Orrore a Pozzuoli, voleva sfregiarla perchè geloso del nuovo compagno

(Il video della fuga di Pietropaolo diffuso dai carabinieri – aggiornamento 16.48 – 3 febbraio -)

Il movente dell’orrore commesso è la gelosia. Aveva già tentato di investirla con la propria auto in passato, ma ora la gravidanza ottenuta all’estero grazie alla fecondazione assistita, il prossimo nascituro e, soprattutto, una relazione con un altro uomo hanno scatenato la violenza del 40enne Paolo Pietropaolo che ieri mattina a Pozzuoli ha dato fuoco alla ex compagna: la 38enne Carla Ilenia Caiazzo. L’uomo, secondo le indagini coordinate dal sostituto procuratore della Procura della Repubblica di Cassino, Roberto Bulgarini, non sopportava l’idea di vederla con un altro, voleva sfregiarla, una storia vista e rivista già molte volte, e così ha infine dato sfogo alla sua ira.


Carla Ilenia Caiazzo
Carla Ilenia Caiazzo

Domani mattina, mercoledì, davanti al gip del Tribunale di Cassino si terrà l’udienza di convalida: la Procura di Cassino contesta il tentato omicidio pluriaggravato, e tra queste la premeditazione. Va aggiunto che nella sua casa a Pozzuoli, gli uomini dell’Arma hanno trovato anche una pistola calibro 6,35 di proprietà del padre che però non era mai stata denunciata. Ed è così scattata anche la denuncia per possesso illegale di arma da fuoco.

L'auto con cui l'uomo fuggiva da Pozzuoli
L’auto con cui l’uomo fuggiva da Pozzuoli

Secondo i carabinieri la lite che lo ha spinto a cercare di uccidere la compagna in un modo così cruento è stata scatenata dalla gelosia dopo che lei lo aveva lasciato. Il 40enne, con precedenti per droga, è stato arrestato a Formia dove sul ponte del fiume Garigliano, al confine tra Lazio e Campania, ha avuto un incidente con l’auto. Un uomo che aveva già altre volte tentato il suicidio e anche in questo caso ha ingerito psicofarmaci.

Le condizioni della donna restano invece molto gravi e secondo il primario della terapia intensiva grandi ustionati dell’ospedale Cardarelli di Napoli, Gennaro Savoia, la donna “ha il 50 per cento di possibilità di vivere”. Molto meglio le condizioni della bimba fatta nascere alla 35esima settimana – peso circa due chili – e che è ora ricoverata presso la terapia intensiva neonatale.