Dissalatatore a Ponza, il Sindaco tratta con Acqualatina

Il sindaco di Ponza Piero Vigorelli

AGGIORNAMENTO ORE 21 – 19 MAGGIO – Oltre la risposta di Acqualatina, giunta nel primo pomeriggio, e della delegazione a 5 Stelle arrivata in mattinata sull’isola, a titolo personale, anche Delio Fantasia ha espresso,in un post pubblicato su facebook. le sue considerazioni sull’incontro di questa mattina con il Sindaco.

delio_fantasia_post“Questa mattina abbiamo incontrato il sindaco di Ponza per tentare di discutere e confrontarci sul problema di Acqualatina nell’isola. Dall’altra parte della scrivania abbiamo trovato un sindaco totalmente inadeguato e incapace a gestire la questione. Non sa niente di Acqualatina, non sa niente di privatizzazione dell’acqua e non sa, come si suol dire, manco dove sta di casa. Una persona totalmente inetta e non in grado di intendere. Una iattura che gli abitanti dell’isola di Ponza pagheranno amaramente. Soprattutto sul versante del servizio idrico, dove servirebbe maggiore attitudine e competenza, o forse maggiore capacità di ascolto e di confronto. Il fatto che ci abbia definito talebani ci ha fatto sorridere. Anzi, questo è stato l’aspetto più simpatico degli otto minuti di conversazione. Quello che ci ha maggiormente indispettito è la sicumera dell’ignorante. Esistono due tipi di ignoranti: quelli che ignorano i termini di una questione e sono consapevoli della loro ignoranza, e cercano di studiare, approfondire e confrontarsi con altri; e poi ci sono gli ignoranti che non sanno di esserlo e ostentano sicurezza, determinismo e superiorità altezzosa. Questi ultimi sono i più pericolosi e sono quelli che fanno più danno alla collettività.


Ponza merita a mio avviso un sindaco migliore, che sappia ascoltare, discutere e abbia l’umiltà di sapersi confrontare con associazioni, movimenti e comitati locali. Un sindaco che davanti alla possibilità che Acqualatina venga a “colonizzare” l’isola sappia imporsi, opporsi e affermare principi e valori, come l’acqua bene comune, che sono ormai condivisi da tutti. Da parte mia formulo i più sinceri auguri ai cittadini di Ponza affinchè sappiano autorganizzarsi e trovare l’unità nelle rivendicazioni e nella lotta. Cedere ad Acqualatina vuol dire cedere la sovranità dell’isola, vuol cedere alle grandi multinazionali e svendere la possibilità di autodeterminare le proprie condizioni materiali di vita sull’isola. Questa mattina ho visto molta attenzione, entusiasmo e voglia di partecipazione da parte dei cittadini di Ponza. Ecco, la differenza tra un cittadino e un suddito passa anche attraverso queste questioni: cedere ad Acqualatina vuol dire perdere la possibilità di autodeterminare il proprio futuro. E noi vogliamo che Ponza sia popolata da cittadini e non da sudditi”.

AGGIORNAMENTO ORE 13,53 – 19 Maggio -Lo sbarco della delegazione 5 Stelle a Ponza, composta dall’ex consigliere comunale Delio Fantasia e l’ex candidato sindaco a Formia Paolo Costa è stata commentato dal sindaco Piero Vigorelli sulla propria pagina facebook con un post dal titolo “ASSURDITA’ A 5 STELLE”.

Delio Fantasia e Paolo Costa a Ponza / aggiornamento foto - alla sala parrocchiale Porto di Ponza
Dlegazione 5 Stelle a Ponza, Delio Fantasia, al microfono, e Paolo Costa a Ponza / aggiornamento foto – dalla sala parrocchiale al Porto

“Stamane ho ricevuto in Comune una delegazione della sezione di Formia del Movimento 5 Stelle. Hanno chiesto al Sindaco di revocare la delibera del Consiglio Comunale che ha dato il via al progetto per realizzare un dissalatore a Ponza.

A che titolo? Chi saranno mai?

pieroSono arrivati prevenuti, indisponibili al dialogo, su invito del comitato Rinascita di Ponza che è costituito da persone dalle quali non comprerei un’auto usata.

Il Sindaco non ha accettato la provocazione e li ha salutati con un sorriso.

Andiamo avanti, tranquilli e determinati”.

 

Dissalatatore a Ponza, il Sindaco tratta con Acqualatina

18 Maggio – Dissalatore a Ponza si o no? Il tema è serio come tutto quanto riguarda l’acqua, bene primario, democratico, insostituibile ma in costante diminuzione in tutto il mondo. Sull’isola non è sempre stata trasportata con le navi: ai tempi dell’impero romano c’erano l’acquedotto e le piscine di acqua piovana. Oggi ci sono le navi cisterna della Vetor / Vemar. Che se c’è maltempo rischiano di restare in porto, come accaduto a febbrario, lasciando a secco l’isola per undici giorni. Oggi la popolazione é cresciuta. E così i costi di trasporto. E l’isola ha sete. D’inverno e, soprattutto, d’estate.

L'ingresso del Comune di Ponza
L’ingresso del Comune di Ponza

Negli anni settanta in progetto, anche piuttosto avviato, c’era una condotta sottomarina dal Circeo, idea poi mandata in soffitta. Oggi, dopo l’approvazione nel Consiglio comunala dell’11 maggio, la strada è quella della costruzione di un dissalatore. Un’opera che anche a Ventotene dovevano già avere in funzione, a Ponza dal 2006, ma che i ritardi e la burocrazia, e probabilmente anche altro, hanno tenuto a lungo ferma.

Sull’opportunità o meno di proseguire su questo iter, che prevede l’ingresso di Ponza nella contestata gestione (nel resto della provincia), di Acqualatina, in questi giorni non priva di implicazioni politiche, molto si sta dibattendo nelle ultime settimana. Da una parte l’amministrazione prosegue spedita convinta di risolvere un problema per cui la Regione, ricorda spesso il Sindaco, non ha fatto mancare i solleciti. Anzi. Dall’altra le minoranze in Consiglio, e non solo, chiedono tempo e propongono un referendum cittadino per una riflessione più ampia che tuteli il patrimonio geologico isolano e anche, soprattutto, il benessere dei residenti. Intanto, però, da qualunque delle due parti si guardi il problema, il tempo stringe: per il Sindaco pressato dalla Regione che vuole risparmiare spesa pubblica risolvendo il problema una volta per tutte; per le minoranze che hanno imparato a conoscere la determinazione dell’amministrazione nel perseguire il proprio programma elettorale.

Le opposizioni presenti in Consiglio e non, nelle ultime settimane hanno lanciato appelli alla mobilitazione, convocato comitati per l’acqua pubblica, rilanciato interviste. Tra questa una a Emilio Emiliozzi, dichiarandosi ex Enea – l’Ente Nazionale per l’energia e l’ambiente -, che parlando dei dissalatori ha fatto presente “i rischi per la salute dovuti a un vulcano sommerso che arricchisce i mari, nel tratto compreso tra Ischia, Ponza e Ventotene, della presenza di arsenico, mercurio e rame in quantità che possono essere definite pericolose per la salute umana, non ultimo il morbo di Alzheimer”. L’ex sindaco, oggi consigliere comunale, Franco Ferraiuolo, ne ha ripreso i contenuti, fatto proprie le argomentazioni e, insieme al collega D’Arco, rilanciato il tutto in un intervento nell’ultimo Consiglio comunale.

L’INTERVISTA PUBBLICATA SULLA PAGINA FACEBOOK DI Rialzati Ventotene

LA RISPOSTA -Nella battaglia senza esclusione di colpi, il tema muove svariati milioni di euro, la risposta del primo cittadino non si è fatta attendere. Innanzitto all’intervistato: “L’ex dipendente Enea altri non è che un rappresentante sindacale. Bravissima persona ma assolutamente non titolato a esprimere giudizi scientifici”.

acqualatinaLA TRATTATIVA – Tutto qui? No, perchè il Primo Cittadino nella sua risposta prima ha toccato la fame di lavoro degli isolani e poi rilanciato sul costo delle bollette dell’acqua, che in molti, con l’orecchio alle proteste sulla terraferma, temono aumentino sotto la nuova gestione. E allora, aggiungendo a ogni buon conto che in ogni caso un accordo con l’ente gestore idrico ancora non c’è: “La Regione Lazio nel marzo 2014 ha chiesto a Ponza e a Ventotene di aderire all’ATO4 e ad Acqualatina, come tutti i Comuni pontini. Da allora è cominciata una lunga trattativa, non ancora conclusa, che riguarda il dissalatore, le fogne, i depuratori e altro. La trattativa “balla” su oltre 30 milioni di euro di investimenti, cioè lavoro per i ponzesi, cioè ricchezza per Ponza, cioè qualità della vita per tutti, che sarebbe un delitto perdere. Tuttavia, ai conservatori va di traverso l’idea che, con il dissalatore, Ponza e Ventotene potranno avere la loro acqua dal loro mare”. Ironizza: “Loro vogliono le bettoline, vogliono Ponza senz’acqua quando il mare è agitato, adorano le taniche e i bomboloni di riserva. La loro è la filosofia del “tanto peggio, tanto meglio”. Ai conservatori va di traverso anche il fatto che la bolletta di Acqualatina sarà inferiore a quella finora stabilita dal Comune e che costa ai cittadini quasi 800.000 euro l’anno”.

ponza portoSottolinea: “La bolletta di Acqualatina sarà inferiore di circa il 30 per cento per le utenze domestiche, e sarà superiore solo per gli esercizi commerciali (dei ponzesi e dei forestieri). Infine chiarisce: “Per l’acqua di casa i ponzesi pagheranno il 30 % in meno, mentre chi ha un negozio, un pontile o un albergo pagherà di più”. E aggiunge: “Inoltre stiamo portando a casa la sistemazione del depuratore e delle fogne a Le Forna”, questione ormai ventennale e per cui l’isola non può fregiarsi della bandiera blu. A differenza dei “cugini” ventotenesi. Insoma, una trattativa serrata con l’ente gestore e che il Sindaco non intende perdere.

Piero Vigorelli
Piero Vigorelli

Con un occhio al futuro: “Nel mondo ci sono ormai più di 15.000 impianti di desalinizzazione e cresceranno e si moltiplicheranno, perché le risorse naturali non sono eterne. Il più grande dissalatore, negli Emirati Arabi, produce 300 milioni di metri cubi di acqua l’anno. E sarà surclassato da quello di San Diego, in California, che produrrà 200 milioni di litri al giorno (cioè 10 milioni di docce al giorno)”. E nelle piccole isole: “Hanno uno o più dissalatori Malta, le Baleari, Cipro, Lipari, Ustica, Linosa, Pantelleria, Lampedusa, Vulcano, Giglio”. Sostiene il Sindaco che l’acqua dissalata crea vantaggi, enormi anche per l’agricoltura: “Si irrigano i deserti, che diventano produttivi”.

Altro da aggiungere? Per Vigorelli sì, seppure sinistramente suoni quasi un onore delle armi all’avversario sconfitto, e non solo a lui, alle ultime elezioni e per una manciata di voti: “Il povero Ferraiuolo aveva lavorato bene per la condotta sottomarina, una trentina di anni fa. Caduto lui, il suo successore Balzano l’ha bocciata. Ha bocciato il lavoro dell’avversario per principio, perché così vuole l’ideologia e vuole la politica.

E per queste e tante altre ragioni sono convinto che a Ponza l’ideologia e la politica dei partiti debbano star fuori e lontane da queste questioni“.

Un inciso è dedicato anche al referendum sull’acqua pubblica del 2011, una vittoria dal gusto amaro: “Sull’acqua, purtroppo, si è fatta tanta ideologia e tanta politica. Insieme, hanno prodotto un referendum vincente nel 2011 ma il risultato é stato l’aumento delle tariffe dell’acqua, fra il 6 e l’8 per cento, deciso dall’Aeeg (Autorità per l’energia, il gas e il rifornimento idrico). Le varie associazioni “Acqua Bene Comune”, promotrici del referendum insieme a Sel di  Niki Vendola e Di Pietro, hanno fatto ricorso al TAR della Lombardia contro i criteri che hanno portato al rincaro. E hanno perso, con sentenza del 26 marzo 2014. E purtroppo, hanno pianto milioni di italiani”.

Dunque? Domani mattina, martedì, una delegazione del Movimento 5 Stelle sarà sull’isola per un’opera di sensibilizzazione. L’ppuntamento è fissato alle 12.30 alla sala parrocchiale del Porto di Ponza. L’accoglienza non si preannuncia calda.