SPIGNO SATURNIA, POLVERONE SULLE COLONNINE VELOK

A Spigno Saturnia ne hanno posizionati otto. Altrettanti a Castelnuovo Parano in provincia di Frosinone la settimana scorsa. Sono i “Velok”, le colonnine arancioni ideate da Confservizi Veneto come dissuasori di velocità, che però possono contenere l’autovelox. Sul loro utilizzo, però, negli ultimi giorni si è alzato un grosso polverone seppure, come dimostrano i dati recentemente diffusi dal Comune di Spigno Saturnia che li ha adottati ad agosto, è evidente che il beneficio, in termini di riduzione degli incidenti stradali, sia stato da subito immediato.

Per il ministero dei Trasporti infatti, si legge nel parere n°4295 firmato dal direttore generale Sergio Dondolini il 24 luglio scorso, “l’unico impiego consentito è quello che prevede l’installazione all’interno dei Velok di misuratori di velocità di tipo approvato. Ovvero quando è previsto, nell’ambito delle strategie di controllo delle infrazioni adottate dagli organi di polizia stradale, un ricorso frequente all’utilizzo di box di contenimento per collocarvi un rilevatore mobile, considerato che anche una collocazione fissa non implica necessariamente un’attività di rilevamento continuativa”.


In pratica il parere specifica che la colonnina non è un segnale stradale (perciò il cartello del limite va posto a distanza regolare) e l’unico impiego consentito è quello di contenitore di dispositivo di rilevamento (omologato) di velocità. Nota ulteriore: perché le multe non siano contestate è necessario che accanto al «Velok» ci sia una pattuglia dei vigili pronta, in caso di infrazione, ad elevarle. Nessun problema in questo caso ma se questa pattuglia manca, è evidente che le eventuali multe effettuate dal Velok potrebbero essere contestate e… ciao sicurezza.

Ulteriormente, considerato che i Vigili durante le ore notturne non sono in servizio, si crea un discorso analogo. Fino a oggi uno studio del Cesiss ha assicurato che in presenza di Velok la velocità media si riduce di 11,3 km e le infrazioni calano del 70 per cento. Un dato che ha portato, in poco più di un anno, 313 comuni a installare più di 3000 colonnine. A Spigno Saturnia, ci si aspettava un parere del genere e la notizia non viene considerata una novità.

Per il consigliere comunale Salvatore Vento: “Le colonnine, che il Comune ha adottato in via sperimentale da agosto, non risolvono il problema della velocità e attualmente il costo è di 1200 euro al mese: spesa da cui il Comune non rientra. Ritengo che se si vuole realmente risolvere il problema, e parlo per il territorio che conosco, siano più utili interventi strutturali: rotonde e quant’altro. E’ evidente, alla luce del parere del Ministero, che il senso della colonnina Velok viene meno”.

Le prime sentenze che i giudici interpellati in caso di ricorso dovranno emettere, aiuteranno a capire di più della vicenda.

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