Terracina, persi oltre 60mila per ristrutturare bene confiscato alla criminalità

“Il 24 ottobre 2023 la Regione Lazio con la Determinazione n. G13948 revoca l’ennesimo finanziamento pubblico destinato al Comune di Terracina, suscitando non poca preoccupazione sulle capacità di gestione della cosa pubblica in questo comune, oltre a confermare il sospetto che l’ordine delle priorità in questa amministrazione sia quantomeno discutibile”. Lo denunciano dal coordinamento cittadino del Movimento 5 Stelle. “Il contributo di 64.750 euro era finalizzato alla riqualificazione di un immobile sequestrato alla criminalità organizzata per essere destinato ad attività volte a ‘favorirne il riutilizzo e la fruizione sociale nell’ambito dell’attuazione di politiche sociali a favore della legalità, della sicurezza e della prevenzione delle situazioni di disagio, di accoglienza e di supporto per le vittime di reato’. Così recita l’atto della Regione Lazio (https://sicer.regione.lazio.it/PublicBur/burlazio/FrontEnd#), che prosegue descrivendo i successivi tentativi di interlocuzione con il comune, che però, un po’ come l’UE con la Meloni, non risponde”.

“L’immobile in questione, se destinato alle attività delle associazioni che combattono la criminalità organizzata, o che sostengono le vittime di reato, sarebbe potuto diventare un luogo simbolo della volontà di un’intera comunità che può e deve contrastare e respingere  fenomeni criminali invece che accoglierli con rassegnazione come diverse vicende cittadine hanno mostrato negli anni. In un contesto in cui la carenza di spazi per queste attività è cronica, la mancanza  di impegno e risorse dimostra non solo la perdita di un’opportunità, ma una preoccupante ignavia o peggio la non volontà  di contrastare la presenza della malavita sul nostro territorio. Oltre al danno poi  anche la beffa, visto che la Regione ha chiesto la restituzione dell’anticipo già stanziato di 12.950 euro. E se da una parte si perdono fondi per la mancanza di tempestività nel gestire attività importanti come la lotta alla criminalità, dall’altra il Comune di Terracina mostra una sorprendente sollecitudine nel mettere a bando risorse pubbliche per opere discutibili e di dubbia utilità collettiva, preferendo costruire il terzo ponte  per congiungere parcheggi anche privati a singole attività economiche. Insomma l’ennesima opera pubblica appannaggio di interessi privati di amici, compagni di partito o sponsor elettorali che siano. Una preoccupante distorsione di priorità – concludono dal coordinamento pentastellato – che solleva domande sull’effettivo impegno dell’amministrazione nella tutela dei reali interessi della città”.