Nella tarda mattinata di ieri, agenti del Commissariato di Gaeta, hanno arrestato, in flagranza di reato, due noti pregiudicati del posto, di 43 e 35 anni. I due, sono ritenuti responsabili di furto aggravato in abitazione. In particolare, un agente libero dal servizio, mentre percorreva Via Milano verso Corso Italia a Gaeta, notava due uomini in atteggiamenti sospetti, già noti alle forze dell’ordine. Questi stavano trasportando, passandoli al di sopra del cancello di un’abitazione, utensili da lavoro di grosse dimensioni.
L’agente in borghese ha subito ipotizzando che potesse trattarsi di un furto, allertando la sala operativa. In attesa dell’arrivo dei colleghi, l’uomo interveniva avvicinandosi ai due intimando loro l’alt e identificandosi come appartenente alla Polizia di Stato. Questi, vistisi scoperti, abbandonavano la refurtiva e fuggivano in direzione Corso Italia ma il poliziotto, ha iniziato l’inseguimento senza mai perderli di vista e, dopo poche decine di metri, riusciva a bloccarli, anche con l’aiuto dei colleghi della Squadra Volante che nel frattempo erano sopraggiunti a supporto.
Gli accertamenti hanno permesso di identificare la proprietaria dell’abitazione, nonché gli oggetti da lavoro trafugati poco prima, ovvero due motosega, del valore di oltre mille euro, che risultavano essere in uso all’anziano padre 85enne della donna, il quale al momento del furto era presente in casa insieme alla moglie di anni 82; gli anziani coniugi, nonostante avessero udito dei rumori provenire dal giardino, impauriti non erano riusciti a chiedere aiuto.
Le vittime hanno sporto denuncia presso il Commissariato e riconoscevano come propri i beni rubati che gli venivano restituiti dagli Agenti intervenuti. Gli ulteriori accertamenti permettevano di rilevare che i malviventi annoveravano a loro carico numerosi precedenti penali e di polizia, anche specifici. Per tali fatti, dopo gli accertamenti di rito sono stati dichiarati in arresto e, come disposto dal Pubblico Ministero di turno competente, sono stati posti agli arresti domiciliari, in attesa del giudizio per direttissima.
