Rapina a un 19enne autistico, annullata ogni misura cautelare per la donna arrestata

Sabato mattina i carabinieri di Gaeta hanno dato corso all’ordinanza del Tribunale del Riesame di Roma, che, dopo qualche ora di riserva sulla decisione, ha accolto integralmente il ricorso presentato dall’avvocato Pasquale Cardillo Cupo annullando interamente ogni misura cautelare a carico della 33enne gaetana arrestata nei giorni scorsi dagli stessi militari dell’Arma con l’accusa di aver rapinato un 19enne disabile.

Una vicenda arrivata a catturare anche l’attenzione delle cronache nazionali per la gravità della condotta, ancora più riprovevole per essere stata commessa ai danni di un giovane impossibilitato a difendersi perché affetto da autismo. Ma il difensore della 33enne bolla il tutto come “una storia inventata”.


L’avvocato Cardillo Cupo

Il gip del Tribunale di Cassino, dopo l’arresto e l’interrogatorio della donna, aveva già ridimensionato la vicenda revocando gli arresti domiciliari ed applicando alla donna l’obbligo di firma e il rientro in casa entro le 19.30, misura che tuttavia era stata comunque ritenuta ingiusta dal difensore della donna che aveva annunciato l’impugnazione al Riesame, che ieri ha messo la parola fine alla vicenda annullando tutto per “inesistenza dei gravi indizi”.

“Una storia inventata di sana pianta – afferma l’avvocato Cardillo Cupo – e il Tribunale del Riesame ne ha preso atto. Unitamente al ricorso e a copiose memorie difensive, nell’udienza di ieri abbiamo altresì depositato un video che ritraeva la presunta vittima condurre un peschereccio con importante prestanza fisica e atletica, altro che difficoltà di salute e impossibilità a difendersi. Solo in Italia, e forse in pochi altri Paesi, nel 2022 si può essere ancora arrestati senza nessun motivo – ha concluso Cardillo Cupo – e dati in pasto alla stampa nazionale con storie totalmente inventate che segnano gratuitamente la vita di persone innocenti senza che nessuno sia mai chiamato a risponderne. La riforma del sistema giudiziario è una necessità impellente”.