Carabiniere ferì la moglie, uccise le figlie e si suicidò: a giudizio due medici

A giudizio i due medici accusati di omicidio colposo per la strage di Cisterna, compiuta il 28 febbraio 2018 dal carabiniere Luigi Capasso.

A disporre un processo per il il dott. Quintilio Facchini e il maggiore Chiara Verdone, difesi dagli avvocati Orlando Mariani, Luciano Lazzari e Carlo Anulfo, è stato il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Mario La Rosa.


Quattro anni fa Capasso, un appuntato dell’Arma in servizio a Velletri, si recò nell’abitazione a Le Castella dove vivevano la moglie Antonietta Gargiulo e le figlie di 13 e 7 anni, Alessia e Martina.

Non rassegnandosi alla fine del rapporto con la moglie, il militare sparò con la pistola d’ordinanza alla donna, che rimase gravemente ferita ma si salvò miracolosamente, uccise le figlie e poi si suicidò.

Secondo gli inquirenti, avendo già dato segni di squilibrio, tanto che l’arma gli era stata tolta, Capasso non avrebbe dovuto ottenere la restituzione della pistola, che gli venne invece riconsegnata tre mesi prima della mattinata di sangue grazie ai referti del dott. Facchini, suo medico di fiducia, e del medico militare Verdone.

Antonietta Gargiulo si è costituita parte civile e il processo inizierà il 16 marzo 2023, davanti al giudice del Tribunale di Latina, Fabio Velardi.