Strage familiare a Cisterna: carabiniere suicida, morte le due figlie

AGGIORNAMENTO ORE 14.55 – Ancora non si conoscono le motivazioni del raptus che ha scatenato la follia di un appuntato in servizio a Velletri (RM), ma residente a Cisterna di Latina.

Luigi Capasso, 44 anni, originario di Napoli, al termine del servizio è andato a Collina dei Pini, tra Cisterna e Velletri, a casa della donna, Antonietta Gargiulo, 39 anni, dalla quale era in fase di separazione.


L’appuntato ha fatto fuoco esplodendo alcuni colpi con la pistola d’ordinanza contro la donna, ferendola gravemente mentre si trovava in garage, intorno alle 5 di questa mattina e si stava recando al lavoro, alla Findus di Cisterna di Latina. Ad attingerla, tre colpi, uno dei quali in viso.

Dopo aver sparato Capasso è poi salito nell’appartamento e si è barricato in casa, tenendo (teoricamente) in ostaggio le due figlie di 8 e 14 anni.

Antonietta Gargiulo è stata trasportata in gravissime condizioni presso l’ospedale ‘San Camillo’ di Roma. Ma dopo un primo bollettino, le sue condizioni appaiono stabili per quanto complicate.

Inutili le trattative con l’uomo affidate ad un mediatore che ha provato a dialogare con il militare per diverse ore. Poco fa la notizia battuta dalle agenzie di stampa: l’uomo si sarebbe suicidato.

Niente da fare neppure per le due figlie, Alessia e Martina, che sarebbero state uccise o in mattinata o comunque prima dell’ultimo sparo, che l’uomo ha diretto verso di sé: sono state colpite mentre dormivano.

Timore per l’epilogo da cronaca nera, era stato espresso anche dal comandante provinciale dei carabinieri Gabriele Vitagliano, sul posto da questa mattina insieme al Pm Giuseppe Bontempo, ai Vigili del Fuoco e a una squadra dei corpi speciali.