Far uscire il commerciante dall’isolamento facendo sistema e trasformare i negozi del centro in un centro commerciale all’aperto.
Sono, in sintesi, questi i fini principali del bando regionale “Le strade del commercio” a cui l’amministrazione comunale di Cisterna intende partecipare e a tal fine, ieri pomeriggio, ha tenuto un incontro in Aula consiliare.

Il bando “Le strade del Commercio” mira a favorire la costituzione, l’avvio e il consolidamento delle reti di micro, piccole e medie imprese commerciali su strada, cioè aggregazioni costituite con l’obiettivo di potenziarne la competitività e di renderle contemporaneamente volano per uno sviluppo territoriale sostenibile ed elemento di coesione e riconoscimento per la comunità e i visitatori.
Per la partecipazione, è necessaria l’aggregazione sotto forma di società, consorzio, associazione o contratto di rete, di almeno 20 attività economiche per progetto. Il programma di rete deve essere approvato dal Comune che sarà responsabile della sostenibilità nel tempo del progetto, della gestione e utilizzo del finanziamento regionale e della certificazione e rendicontazione della spesa.
Il finanziamento massimo erogabile per ciascun programma di rete è di 100mila euro, erogato per acconti, e in una stessa città possono essere presentati, entro il 30 giugno, più progetti corrispondenti ad altrettante aree o quartieri del centro.
“È un’opportunità da cogliere – affermano l’assessore Cerro e la consigliera Contarino – per sostenere e valorizzare i negozi di vicinato, le botteghe artigiane, le attività turistiche e culturali. I progetti possono riguardare la manutenzione, l’arredo urbano, la sicurezza, le azioni complementari alla mobilità, la sostenibilità, l’accessibilità delle aree interessate dal progetto, marketing territoriale, animazione, comunicazione, innovazione tecnologica e gestione di servizi in comune.
Dopo due anni difficili a causa della pandemia, vogliamo aiutare gli esercizi di vicinato a collaborare e a ripartire insieme, rilanciando la loro funzione non solo economica, ma anche di incontro e scambio”.