Formia, rapina un ragazzino all’uscita di scuola: 46enne arrestato

Personale del Commissariato di Formia ha dato esecuzione alla misura cautelare personale degli arresti domiciliari a carico di un soggetto ricoverato presso una residenza psichiatrica della zona, un 46enne indagato per i reati di rapina e lesioni aggravate dall’aver commesso il fatto ai danni di un minore, bloccato nei pressi di un istituto scolastico.

L’attività investigativa era scaturita in seguito alla presentazione di una denuncia da parte dei genitori di un tredicenne, relativa a un episodio accaduto lunedì febbraio all’uscita da scuola. “Mentre aspettava l’autobus per far ritorno a casa – ricostruiscono dalla Questura di Latina – era stato avvicinato da un uomo che gli proponeva di giocare con lui, svuotando lo zaino e chiedendogli di regalargli tutto il contenuto per poterlo dare al proprio figlio perché in difficoltà economiche ed impossibilitato ad acquistarli”.


“A fronte del rifiuto del minore, l’uomo lo afferrava per il bavero del giubbotto procurandogli lesioni alla spalla per cui il ragazzo, spaventato, consegnava allo sconosciuto il contenuto del suo zaino scolastico”.

Gli agenti del Commissariato, una volta intervenuti sul posto, sulla base della descrizione ricevuta dal minore si sono attivati immediatamente per rintracciare in zona l’uomo descritto, estendendo le ricerche anche nei confronti degli ospiti di una vicina struttura residenziale.

“Pur nell’impossibilità di rintracciare il soggetto, che si era prontamente allontanato, sulla base delle prime informazioni assunte era possibile indirizzare le indagini nei confronti di un soggetto determinato ed allestire un album fotografico di soggetti somiglianti, per cui la parte offesa poteva procedere al riconoscimento dell’autore della rapina”, continuano dalla Questura.

“All’esito di tutta l’attività, considerate le modalità dei fatti e la personalità dell’indagato nonché i precedenti specifici, il pubblico ministero titolare dell’attività investigativa richiedeva al competente giudice per le indagini preliminari l’applicazione nei suoi confronti della misura degli arresti domiciliari con l’applicazione del cosiddetto braccialetto elettronico”.